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SVIZZERAScambi su, ma crescita vista al ribasso

21.09.17 - 08:46
Aumento del Pil rivisto a +0,9%, ma il commercio è a +2,2 miliardi
Keystone
Scambi su, ma crescita vista al ribasso
Aumento del Pil rivisto a +0,9%, ma il commercio è a +2,2 miliardi

BERNA - La Segreteria di Stato dell'economia rivede al ribasso le previsioni di crescita per la Svizzera: il prodotto interno lordo salirà quest'anno soltanto dello 0,9%, e non dell'1,4% come stimato a giugno. Per il 2018 la SECO pronostica un tasso di espansione del 2%,

Nella prima metà del 2017, afferma la SECO in un comunicato, l'incremento del PIL è stato inferiore alle aspettative. Segnali positivi sono giunti dal comparto manifatturiero e dalla ristorazione, mentre la maggior parte degli altri settori dei servizi si sono mostrati piuttosto deboli.

Gli indicatori precursori, sottolinea la SECO, fanno comunque prevedere una netta accelerazione nel prossimo futuro, grazie in particolare alla congiuntura mondiale, che nel frattempo si è consolidata.

Gli USA, l'Eurozona e la maggior parte dei Paesi emergenti, in particolare la Cina, hanno fatto registrare una crescita robusta e anche il commercio mondiale ha continuato a progredire. È quindi probabile che l'economia mondiale avrà un andamento leggermente più dinamico rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.

Il gruppo di esperti della Confederazione si aspetta quindi che nel corso dei prossimi trimestri aumenteranno in maniera marcata anche le attività economiche in Svizzera, con ripercussioni positive sul mercato del lavoro. Nel 2018 il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere in media annua al 3,0% dal 3,2% di quest'anno.

Bene però import ed export - Il commercio estero svizzero ha registrato ad agosto un aumento delle importazioni e delle esportazioni. La bilancia commerciale ha chiuso con un'eccedenza di 2,2 miliardi di franchi.

L'import è cresciuto del 6,5% in termini reali e del 9,9% in termini nominali, ha fatto sapere stamane l'Amministrazione federale delle dogane, mentre l'export è salito rispettivamente del 6,1% e del 3,9%, a 16,3 miliardi di franchi. Le vendite all'estero sono aumentate in particolare in direzione delle Cina.

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