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CONFEDERAZIONE/CINAAziende svizzere? I cinesi cominciano ad andarci piano

18.07.17 - 10:50
Dopo un 2016 da record, nel primo trimestre le acquisizioni di società europee sono scese da 176 a 117, le elvetiche da 9 a 5
Aziende svizzere? I cinesi cominciano ad andarci piano
Dopo un 2016 da record, nel primo trimestre le acquisizioni di società europee sono scese da 176 a 117, le elvetiche da 9 a 5

ZURIGO - Meno shopping di aziende in Europa e in Svizzera da parte di società cinesi, dopo l'annata record 2016: nel primo trimestre a livello continentale sono state registrate 117 acquisizioni, fusioni e partecipazioni, contro le 176 dello stesso periodo dell'anno scorso. Nella Confederazione il numero è sceso da nove a cinque.

Stando a uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza EY il volume delle operazioni europee si è attestato a 26 miliardi di dollari: secondo maggior valore semestrale di sempre, superato solo dai primi sei mesi del 2016, che hanno presentato la cifra record di 73 miliardi.

L'arretramento è stato constatato in tutti i principali mercati. In Germania le operazioni sono diminuite da 35 a 25, in Gran Bretagna da 27 a 24 e in Italia da 18 a 12.

In Svizzera tre delle cinque transazioni della prima parte dell'anno sono già state concluse: la società di investimento Phoenix Green di Hong Kong ha assunto una partecipazione importante nel fabbricante orologiero neocastellano Ernest Borel, il gigante internet Alibaba ha svolto un ruolo determinante nel finanziamento della start-up vodese WayRay e Cedar Lake Capital Partners ha rilevato la maggioranza di Montratec, azienda hightech solettese.

L'operazione di più ampia portata - la vendita da parte di Glencore al conglomerato cinese HNA di attività di stoccaggio di petrolio - non è ancora andata a termine. Lo stesso vale per l'entrata della stessa HNA nel capitale di Dufry.

EY ha potuto determinare l'ammontare delle transazioni in tre casi su cinque: il totale è di 806 milioni di dollari. L'anno scorso il dato era stato assai superiore a causa dell'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina.

"Lo shopping di imprese cinesi in Europa continua, ma le attività tornano lentamente a un livello normale", commenta Ronald Sauser, specialista presso EY Svizzera, citato in un comunicato odierno. Oggi le aziende asiatiche guardano con maggiore attenzione ai candidati a un'operazione: gli acquisti di carattere speculativo sembrano appartenere al passato. Attualmente l'attenzione è puntata su gruppi con tecnologie innovative.

Secondo Yi Sun, responsabile presso EY delle attività cinesi in Germania, Austria e Svizzera, le società con sede in Cina guardano tuttora con forte interesse a Germania e Svizzera. Le prospettive di crescita nel loro paese sono infatti limitate ed elevato è il bisogno di tecnologie di punta.
 
 

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