GUDORoulottes come case di lusso: «Noi, in camping tutto l'anno»

GUDO - La roulotte dei signori Petschen è un quattro locali e mezzo, con tanto di giardino e veranda. All'ingresso una passerella ornata da un pergolato di vite, statue, una fontanella. Non manca nemmeno la piscina: è quella del camping Isola di Gudo, che la coppia grigionese condivide con gli altri campeggiatori. «Cosa possiamo volere di più?». A pochi metri di distanza ci sono i signori Bösch, Kuhr, Hügi, Schnarwiler, anche loro con le rispettive case mobili.

Sono i “residenti fissi” dei campeggi ticinesi. Turisti che non si accontentano di qualche settimana nella Sonnenstube, e abitano in veri e propri appartamenti a due ruote (magari di lusso) da febbraio a ottobre e oltre. Alcuni in pensione – «veniamo qui dagli anni '70» spiega il signor Kuhr – altri lavorano ancora: come i signori Schnarwiler, che vengono qui «quasi ogni weekend anche d'inverno». Per la legge non sono domiciliati in Ticino, ma alcuni il campeggio non lo lasciano mai, «nemmeno quando nevica». Come il pensionato lucernese Walter Hügi: «Vado via soltanto per le feste, a Natale o Pasqua, per visitare i nipoti» racconta. Il motivo «è il clima ticinese» ma anche il fatto che «qui posso usufruire di tutti i servizi svizzeri, la sanità è buona, e in due ore d'auto sono a Lucerna».

Sono «quattro o cinque» gli ospiti del camping Isola che vi abitano tutto l'anno. Ma le residenze fisse nei camping non stagionali (aperti quindi anche d'inverno) in Ticino si stima siano poco meno di un centinaio. Per Simone Patelli dell'Associazione campeggi ticinesi si tratta di «una fetta interessante del mercato e una fonte di reddito continuativa per le strutture». Eppure la burocrazia non aiuta. I campeggiatori permanenti devono mantenere una residenza primaria oltre Gottardo: e i costi «non sono cosa da poco» raccontano. «Paghiamo tra i 5 e i 6mila franchi l'anno di affitto a seconda dei metri quadri occupati» spiega la signora Petschen, mentre mostra le stanze di quello che, dall'interno, potrebbe sembrare un quadrilocale qulasiasi (vedi foto). «Senza contare i costi del riscaldamento a pellet, la tassa sui rifiuti, gas e luce – elenca. – È come mantenere una casa vera e propria». Vivere da turisti tutto l'anno però – tutti concordano – vale la spesa.