La promessa del consigliere di Stato: «Stiamo cercando una soluzione equa e duratura»
LOCARNO - La scelta dei dipendenti della società Navigazione Lago Maggiore di protestare contro i licenziamenti che dal 1. gennaio 2018 porteranno 34 nuovi disoccupati in Ticino sta trovando consensi da più fronti.
Anche il consigliere di Stato Manuele Bertoli ha voluto affidare a Facebook qualche parola per manifestare il suo appoggio ai lavoratori, con la promessa dell'impegno del Governo nel far fronte a questa situazione. «Subito dopo la disdetta dei contratti - scrive il direttore del DECS -, ancora prima che la preoccupazione dei lavoratori sfociasse nella decisione di sciopero, il Consiglio di Stato ha cercato di accelerare i tempi per giungere ad offrire delle garanzie. Abbiamo incontrato i sindacati, l’Ufficio federale dei trasporti, avuto contatti con chi sarà implicato nella gestione alternativa e incontrato una delegazione degli scioperanti. C’è purtroppo bisogno di un po’ di tempo, ma l’impegno del Governo per arrivare ad una soluzione equa e duratura c’è tutto».
Per Bertoli il problema, adesso, è nell'assenza di garanzie concrete: «Che la situazione relativa alla gestione della navigazione sul Verbano cambierà a medio termine - spiega infatti -è cosa nota da tempo, dopo il rinnovo da parte di Italia e Svizzera della vecchia concessione ventennale scaduta l’anno scorso. Il problema sta nel fatto che il gestore italiano, la società NLM, ha rescisso i contratti con i dipendenti prima che la gestione alternativa fosse pronta, mettendo tutti nella difficile condizione di non poter dare oggi garanzie degne di questo nome».