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La sezione comunale del PLR scrive una lettera alla direzione del Gigante Giallo criticando la decisione di trasformare l'ufficio in agenzia
PONTE TRESA - La chiusura dell’ufficio postale di Ponte Tresa, che sarà sostituito da un’agenzia, è una decisione che fa discutere e ha suscitato forti critiche da parte della popolazione del Comune. Un disagio che la sezione comunale del PLR ha deciso di raccogliere, inviando una lettera alla presidente della direzione de La Posta Svizzera.
La trasformazione dell’ufficio, considerate le modifiche prestazionali, obbligherà la popolazione a doversi spostare fino a Caslano per far capo ai servizi completi non forniti dalla futura agenzia. Una prospettiva che comporterà «costi aggiuntivi, in particolare per gli anziani che non dispongono di abbonamenti ai mezzi» e notevoli perdite di tempo, considerato il tratto di strada «perennemente intasato», in caso di spostamenti in automobile.
La popolazione perde così un fondamentale «punto di riferimento», spiega il PLR che, pur comprendendo la necessità di «adeguarsi al mondo che cambia» della Posta Svizzera, non nasconde la propria contrarietà in merito alla scelta di operare cambiamenti tanto «drastici, rapidi e repentini», in particolare quando l’utile conseguito annualmente dal Gigante Giallo potrebbe consentire un passaggio «più graduale e meno traumatico per gli utenti».
