Si è svolta questa mattina la manifestazione - voluta dalla sinistra e dai sindacati - per ribadire i loro 4 "no" ai temi in votazione il prossimo 12 febbraio
BELLINZONA - Circa 200 persone si sono ritrovate questa mattina a Piazza del Governo per protestare contro i tagli e per ribadire il proprio "no" ai tre referendum cantonali e alla Riforma III in votazione il prossimo 12 febbraio.
«Minaccia alla popolazione» - Una manifestazione pacifica e a tratti goliardica quella voluta da VPOD, UNIA, PS e PC, POP e I Verdi per combattere una politica che gli organizzatori definiscono come «una minaccia alla popolazione».
Striscioni polemici - «Lasciateci almeno le mutande», diceva un cartellone sostenuto da alcuni manifestanti, accanto al quale facevano bella mostra di loro diversi capi di biancheria intima stesi al sole. Mentre su un altro si poteva leggere: «Sicurezza per i noss vecc. 3 volte no».
4 no - I quattro "no" - alla riduzione delle prestazioni sociali, al peggioramento dei servizi e cura a domicilio e all’indebolimento della giustizia, alla Riforma III dell'imposizione delle imprese, sono sostenuti dalla sinistra. «La campagna in vista del 12 febbraio dimostra come i partiti di maggioranza e i sostenitori dei privilegi fiscali alle grandi aziende concessi con la Riforma III non abbiano esitato ad alzare il tiro esprimendo dei ricatti nemmeno tanto velati e appellandosi a un presunto senso di responsabilità».
E la manifestazione in Piazza di oggi vuole far capire questo al cittadino. «La vera minaccia per la popolazione sono i tagli alle prestazioni e ai servizi dello Stato, la minaccia reale è una Riforma fiscale che farà mancare almeno 3 miliardi agli enti pubblici per concedere regali alle grandi aziende facendone pagare il prezzo alla popolazione. Questo è il vero pericolo per la popolazione se non rifiuterà questa politica portata avanti dalla maggioranza e che non è sostenibile» - concludono gli organizzatori.