L'ASIB chiede misure concrete per ridurre al minimo il numero dei licenziamenti
ZURIGO - L'Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) chiede alla direzione di EFG - la quale ha annunciato oggi che nei prossimi tre anni sopprimerà fino a 450 impieghi, di cui due terzi in Svizzera - in seguito al rilevamento di BSI di firmare la convenzione collettiva di lavoro del settore bancario e di offrire un piano sociale generoso ai dipendenti che perderanno il loro posto.
Si tratta di un nuovo colpo duro per i collaboratori di EFG, scrive l'associazione in un comunicato. La situazione è particolarmente difficile per il personale BSI che aspetta da febbraio - quando fu annunciata l'acquisizione da parte del gruppo zurighese - risposte sulla sorte dell'istituto di credito ticinese e ha subito tre cambiamenti di proprietario negli ultimi anni.
Oltre all'adesione alla Convenzione relativa alle condizioni di lavoro degli impiegati di banca (CIB), l'ASIB chiede misure concrete per ridurre al minimo il numero dei licenziamenti.
«Se la piazza finanziaria ticinese perderà ulteriori centinaia di posti di lavoro - viene affermato nella nota - sarà messo in pericolo il futuro dell'intero sistema e non solo quello delle singole persone».