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LNA«Il Davos è la delusione di quest’avvio di stagione»

25.10.16 - 12:57
Mauro Jörg non ha usato mezze parole per definire la prima parte di campionato della sua formazione. «La sfida di Coppa con il GCK: attenti alle loro motivazioni. Hanno già fatto una sorpresa»
«Il Davos è la delusione di quest’avvio di stagione»
Mauro Jörg non ha usato mezze parole per definire la prima parte di campionato della sua formazione. «La sfida di Coppa con il GCK: attenti alle loro motivazioni. Hanno già fatto una sorpresa»
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DAVOS - 22 punti in 17 partite, che corrispondono al nono posto in classifica: vedere il Davos lottare a cavallo della linea sembra davvero strano visto il curriculum del club grigionesi e i numerosi titoli vinti sotto la guida di Del Curto. Sicuramente il Davos riuscirà a risalire la china anche perché un avvio di stagione simile a questo era già stato messo in preventivo dalla truppa gialloblù: «Ci aspettavamo di incontrare alcune difficoltà a inizio campionato - ha spiegato Mauro Jörg - Abbiamo in rosa diversi giovani e inoltre gli infortuni ci hanno privato di giocatori importanti».

Non è la prima volta, però, che la vostra rosa è perseguitata dagli infortuni. Qual è il motivo?
«Sinceramente non lo so. Forse anche il nostro tipo di gioco, fatto di intensità, non ci aiuta sotto questo punto di vista. Certo che perdere per così tanto tempo giocatori come Sciaroni, Aeschlimann, Du Bois e Wieser alla fine pesa… Per esempio Gregory è rientrato ma non è al 100%».

Nonostante le difficoltà della squadra hai comunque messo a segno 9 punti fin qui…
«A Davos ho trovato il mio equilibrio, qui riesco a esprimermi al meglio. A Lugano e a Rapperswil, forse anche per la giovane età, non sono mai riuscito a emergere e le cose sinceramente non sono andate bene. Ora invece mi sento a mio agio e in linea con Corvi, Walser o Simion mi trovo molto bene; certo possiamo e dobbiamo migliorare, così come tutto il resto della squadra».

Chi rappresenta per te la sorpresa dopo 17 partite di regular season?
«Sicuramente il Losanna. Hanno cambiato allenatore, hanno modificato il loro sistema di gioco e di interpretare l’hockey e stanno ottenendo risultati incredibili».

E la delusione?
«Sicuramente noi - nonostante mi aspettavo un avvio complicato - e il Friborgo».

A proposito di delusione: lo scorso anno in Champions Hockey League siete arrivati fino alla semifinale, quest’anno siete stati eliminati già ai sedicesimi…
«In effetti mi dispiace molto perché è una bella competizione che ti permette di confrontarti con diverse idee di gioco. I tanti infortuni non ci hanno aiutato, ma è anche vero che in casa abbiamo messo assieme una prestazione davvero brutta; in Svezia poi avevamo quasi ribaltato la situazione, ma alla fine è andata male...».

Da una Coppa all’altra… questa sera affrontate il GCK in Coppa Svizzera. I Lions hanno già fatto l’impresa eliminando l’Ambrì…
«Dovremo stare molto attenti. Loro sono motivatissimi e quando le emozioni e le motivazioni prendono il sopravvento, a volte si riesce ad andare oltre i limiti tecnici. Dovremo trovare subito il vantaggio per indirizzare il match sui giusti binari».

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