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HCL«La commozione cerebrale è solo un ricordo. Il mercato? Intrapresa la strada giusta»

26.07.16 - 07:00
Damien Brunner, messo KO da Bodenmann durante la finale dello scorso aprile, è pronto per tornare a lottare e a sudare per il titolo. «Ci è mancato qualcosa, ma ora con i nuovi acquisti...»
«La commozione cerebrale è solo un ricordo. Il mercato? Intrapresa la strada giusta»
Damien Brunner, messo KO da Bodenmann durante la finale dello scorso aprile, è pronto per tornare a lottare e a sudare per il titolo. «Ci è mancato qualcosa, ma ora con i nuovi acquisti...»
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LUGANO - La stagione 2015/16 di Damien Brunner si è interrotta bruscamente lo scorso 9 aprile durante l’overtime di gara-4 di finale, quando una carica di Bodenmann gli causò una brutta commozione cerebrale. Le immagini dell’attaccante bianconero, steso inerme sul ghiaccio, fecero temere il peggio, scioccando un po’ tutti. L’ala luganese però si è messo il passato alle spalle ed è pronto a tornare in pista col chiaro obiettivo di migliorare il risultato finale dello scorso campionato.

«Ora sto molto bene, la commozione cerebrale è solo un ricordo - ha esordito proprio Brunner - Durante la primavera ho dovuto riposare per circa cinque settimane, ma quel brutto periodo appartiene al passato: ho ancora tre anni di contratto a Lugano e voglio provare a centrare quello che abbiamo solo sfiorato ad aprile».

Il Lugano targato Shedden ha sorpreso tutti, nei playoff i bianconeri hanno dimostrato di essere un gruppo prima che una squadra: in pochi avrebbero scommesso su di loro. Quello che inizierà a settembre dovrà essere il campionato della conferma, cosa sempre complicata nel mondo dello sport… «Ripensando al nostro hockey, specie a quello che abbiamo messo sul ghiaccio contro il Berna, abbiamo notato che qualche dettaglio, qualche particolare ci è mancato. Per poterci ripetere e migliorare dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità, sistemando quei piccoli dettagli. Il mercato? Stiamo andando nella giusta direzione, proprio per limare quelle nostre mancanze. Con Zackrisson avremo a disposizione due super centri per le prime due linee, Bürgler è un’ottima alternativa in fase di attacco: schierare tre blocchi potenzialmente decisivi e incisivi è fondamentale. Per quanto riguarda Sondell… è esattamente quel giocatore che ci mancava. Sa creare gioco, è un gran tiratore dalla blu e nei playoff abbiamo visto tutti quanta fatica incontravamo nel giocare in powerplay», ha spiegato.

Detroit Red Wings e New Jersey Devils: Brunner, per tre anni, ha vissuto l’esperienza in NHL. Un’esperienza che Elvis Merzlikins, invece, ha posticipato fino al 2019. Una scelta giusta? «Secondo me è stata una decisione ottima per tutti, sia per il Lugano che per lui. Avere un portiere così forte è fondamentale per una squadra che vuole puntare in alto, Elvis nel frattempo potrà maturare e crescere ancora di più, diventando un goalie completo. Inoltre sia noi che lui avremo l’occasione di seguire il nostro obiettivo comune, ovvero quello di vincere con la maglia del Lugano. So che ci tiene tantissimo… una volta conquistato il titolo potrà partire verso l’America con molta più serenità e fiero di ciò che avrà fatto», ha concluso il numero 98 bianconero.

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