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BERNA«Non si può limitare la libera circolazione delle persone»

26.06.16 - 13:20
Per il presidente della Confederazione Johann Schneider-Amman «una limitazione in cifre non è possibile»
«Non si può limitare la libera circolazione delle persone»
Per il presidente della Confederazione Johann Schneider-Amman «una limitazione in cifre non è possibile»

BERNA  - «Una clausola di salvaguardia basata sulla quantità non ha nessuna chance di essere accettata da Bruxelles». Così si è espresso oggi Johann Schneider Amman in un’intervista apparsa sul «Sonntags Zeitung» e «Le Matin Dimanche». Prende così le difese del modello proposto dall’ex segretario di Stato Michael Ambühl che prevede che delle misure vengano prese in caso di difficoltà in un settore particolare o in una regione precisa.

«Questa soluzione potrebbe porre delle basi di discussioni accettabili per Bruxelles» aveva già anticipato Schneider-Amman sabato alla trasmissione radio della SRF “Rundschau”. «L’Unione Europea non ha ancora preso completa conoscenza di questo modello di clausola di salvaguardia e ammetto comunque che la soluzione perfetta non è ancora stata trovata».

Ciò che è sicuro per Amman è l’importanza dei bilaterali. «Ci permette di salvaguardare la nostra sovranità politica mantenendo accesso al mercato interno europeo. Bisogna quindi trovare un compresso che non causi delle difficoltà relazionali con l’Ue». Per questo il presidente si impegna ad accelerare i lavori. Malgrado la Brexit bisogna infatti insistere per farsi sentire dagli oramai “solo” 27 paesi membri dell’Unione. «Prima che tutti a Bruxelles siano andati in vacanza domanderò che un orientamento di base sia definito» ha concluso Schneider-Amman.

Pure i cantoni si oppongono a una clausola di salvaguardia unilaterale per applicare l’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Lo ha fatto sapere venerdì Jean-Michel Cina, presidente della conferenza dei governi cantonali, dopo l’assemblea plenari. Per loro infatti è una situazione che va gestita a livello regionale e di settori e sostengono quindi pure il modello Amübuhl. Secondo Cina inoltre questo approccio parte dal modello «bottom-up» compatibile con gli accordi sulla libera circolazione delle persone. Ma ha aggiunto: «per arrivare a una decisione definitiva bisogna ancora discutere tra i cantoni e la Confederazione».

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