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LUGANOL'adescatore sui social ticinesi: «Serve aiuto?»

01.05.16 - 16:01
Si finge filantropo per estorcere dati e denaro. Ecco come funziona il trucco
L'adescatore sui social ticinesi: «Serve aiuto?»
Si finge filantropo per estorcere dati e denaro. Ecco come funziona il trucco

LUGANO - La mail arriva da un indirizzo a nome di Jean-Jacques D., cittadino francese. Fa riferimento a un annuncio che gira da tempo sui social ticinesi: un sedicente filantropo offre prestiti privati a persone in difficoltà. Dietro le dichiarate buone intenzioni, però, si nasconde una truffa "a distanza" ben nota alla Polizia Cantonale.

L'approccio - Il "benefattore" scrive in italiano zoppicante (primo campanello d'allarme):«Riconosco la ricezione del messaggio circa il mio annuncio. Io amo prima capire che ho appena aiutare i candidati con progetti seri da realizzare vicino al loro cuore». Segue una richiesta di dati personali «per aprire la pratica» scrive. Stiamo al gioco. A riprova della propria identità, il sedicente filantropo invia la copia di un passaporto francese: sembra autentico, ma il nome non risponde a nessuna fondazione o ente benefico, bensì (probabilmente) a quello di un privato cittadino caduto nella trappola. Cerchiamo il signor Jean-Jacques D. in lungo e in largo, ma risulta irraggiungibile. 

Il preventivo - Intanto, il finto filantropo invia un preventivo di prestito: 

«Importo del prestito: 15.000 franchi
Durata di prestito: 60 mesi
tasso annuale di credito: 3%
A partire del credito: 6/2016
rate di credito: 269.53»


Un'offerta da far gola a molti. La condizione per l'apertura di credito: oltre all'invio di documenti (che i pirati poi riutilizzano, come il passaporto del signor Jean-Jacques) il versamento di 400 franchi di «commissione».

Fino a 2mila franchi - La truffa è chiara: se ci fossero dubbi, una delle vittime racconta la propria esperienza su un forum online:«Mi hanno chiesto 265 franchi per le spese di gestione, poi altri 300 per l'assicurazione e 440 per il trasferimento dei soldi... ho versato e sto ancora aspettando. È chiaro che sono stata truffata» si legge nel post. Non è un caso isolato. Da noi contattata, la Polizia cantonale fa sapere di avere ricevuto diverse segnalazioni da parte di persone che hanno perso fino a 2mila franchi con questo trucco. Gli autori? Bande organizzate che periodicamente tempestano il Ticino di annunci e mail da paesi anche molto lontani. Praticamente inacciuffabili. L'unica soluzione: non abboccare.  

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