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CANTONEFranco forte, Sadis incontra di nuovo le parti sociali

02.03.15 - 18:06
Laura Sadis ha aperto un nuovo e ampio giro di orizzonti con i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni economiche, del turismo e dei consumatori
Franco forte, Sadis incontra di nuovo le parti sociali
Laura Sadis ha aperto un nuovo e ampio giro di orizzonti con i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni economiche, del turismo e dei consumatori

BELLINZONA - Secondo incontro questo pomeriggio tra il direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE) Laura Sadis e le parti sociali per discutere delle conseguenze dell'apprezzamento del franco e, in particolare, della loro evoluzione".

Un tema di grande attualità in Ticino, soprattutto alla luce dell'ondata di notizie inerenti alla decisione di diverse aziende operanti nel settore industriale di procedere ad abbassamenti di stipendio nei confronti dei loro lavoratori dipendenti.

Laura Sadis ha aperto un nuovo e ampio giro di orizzonti con i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni economiche, del turismo e dei consumatori.

Nell'incontro, giudicato "aperto e costruttivo", si è ribadito l'importanza "primordiale del dialogo tra le parti sociali" per affrontare la situazione.

E' condivisa l'idea secondo cui sarebbe ipotizzabile la richiesta alla Confederazione di "valutare un'estensione del periodo di richiesta delle indennità di lavoro ridotto da 12 a 18 mesi". Inoltre è emersa "l'importanza di una pronta applicazione della nuova Legge per l'innovazione economica (nLInn), attualmente al vaglio del Consiglio di Stato", che permetterebbe di attuare misure a supporto dell'economia con un orizzonte di medio-lungo termine.

Infine, per quanto riguarda la possibilità di sospensione o ritocco dei contratti normali di lavoro (CNL) attualmente in vigore, le condizioni sono nuovamente apparse molto chiare.

Come riferisce il DFE, "l’adozione di un CNL rappresenta l’esito di un percorso complesso e articolato che, grazie a delle inchieste del mercato del lavoro indicate dalla Commissione tripartita, permette di accertare la presenza di abusi salariali gravi e ripetuti in un dato settore".

"Un’eventuale rivalutazione o adattamento temporaneo dei minimi salariali contenuti nei CNL in vigore potrebbe essere valutata solo ed esclusivamente in presenza, da un lato, di un dettagliato rapporto che dimostri e quantifichi le difficoltà incontrate dalle ditte tenute al rispetto dei salari minimi in vigore e, dall’altro, a fronte di un'ampia e imprescindibile convergenza delle parti sociali".  

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