MUSEO VINCENZO VELATerra, suoni e sabbia: l’arte diventa «paesaggio sonoro»

Questi sono alcuni dei materiali (poi rielaborati con l’elettronica) con cui i musicisti e performer Steve Piccolo e Gak Sato creeranno, con la partecipazione del pubblico, una originalissima performance al Museo. Da anni infatti i due artisti esplorano il ruolo del suono all’interno dei musei. Lo scopo del loro lavoro non è quello di riempire con rumori luoghi altrimenti silenziosi, ma di stimolare riflessioni sulle possibili applicazioni del suono in un momento in cui l’arte diventa sempre di più polisensoriale. Ed è quanto proveranno a fare domenica 11 giugno alle 16.00, in una speciale, poetica performance in stretto rapporto con le opere di Lawrence Carroll in mostra al Museo.

Sono numerosi i punti di contatto tra Carroll e il musicista Steve Piccolo, (che vanta un passato come bassista nella band di culto The Lounge Lizzard). Entrambi sono del 1954, di nazionalità americana ma soprattutto hanno condiviso l’incredibile energia creativa che caratterizzava la New York degli Anni Ottanta, nonché la scelta di trascorrere buona parte della loro vita in Italia. Da anni, Steve Piccolo collabora con il musicista di origine giapponese Gak Sato, apprezzato anche come compositore e produttore discografico, vero funambolo dell’elettronica. Insieme e con il pubblico, i due musicisti creeranno al Museo un «paesaggio sonoro» utilizzando dei materiali analoghi o simili a quelli frequentati da Carroll stesso nelle sue opere.

Il risultato sarà la composizione musicale e sonora intitolata Walking around - You had to be there, che si lascerà ispirare e nutrire da suggestioni tattili, da espressioni vocali (verbali e non), dalla presenza dei visitatori presenti e futuri, vicini e lontani, per un gran finale con un reading performativo.