PROVA SU STRADALexus GS450h: L’ibrida con carattere

IMPATTO VISIVO - La guardi e le sue linee ti colpiscono, convincendoti da subito. Un frontale personale, audace e piuttosto aggressivo come gran parte dei suoi lineamenti, ulteriormente valorizzati dal pacchetto sportivo F Sport. La silhouette é fluida tanto da sembrar quasi scolpita dal vento, che pur non celando la sue dimensioni non appesantisce i 4,85 metri di lunghezza che si chiudono con un posteriore altrettanto convincente, anch’esso caratterizzato da connotati che sembrano più europei che orientali. Le minigonne ai lati, i cerchi bruniti da 19 pollici, un accenno di spoiler sul bagagliaio e un diffusore posteriore rappresentano la classica ciliegina sulla torta. Sembra quasi strano che, spendendo queste parole, invece di una berlina sportiva stiamo descrivendo un’automobile ibrida. Un’ibrida che non è come tutte le altre perché, come si vedrà, ama le prestazioni.

PRESTAZIONE ELEVATE, CONSUMI CONTENUTI - Nel vano motore alloggia infatti una V6 da 3,5 litri capace di 292 cavalli, il quale abbinato al potente propulsore elettrico può trasmettere alle ruote posteriori la bellezza di 345 cavalli. Lo scatto da 0 a 100 si copre quindi in men che non si dica (5,9 secondi il dato ufficiale) e la velocità massima che si può toccare corrisponde a 250 km/h. Interessante, certo. A questo punto solitamente ci si interroga a cosa serva cotanta potenza su un’autovettura ibrida se questa va a discapito del basso consumo di carburante, il quale dovrebbe essere l’obiettivo primario di questa tipologia di automobile, spesso sviluppate e soprattutto acquistate per mere questioni d’immagine. La buona risposta è che alla prova dei fatti questa Lexus fortunatamente non appartiene a questa spregevole cerchia, visto che in media occorrono poco più di 8 litri di benzina per percorrere un centinaio di chilometri. Anche qui, proprio come nella maggior parte dei casi, il risultato non si discosta granché da un’equiparabile motorizzazione a gasolio. Verissimo, come sempre. Tuttavia i pionieri dell’ibrido hanno realizzato il sistema propulsivo con una notevole attenzione al contesto in cui una grande berlina come questa si ritrova spesso a navigare, vale dire nei lunghi trasferimenti autostradali, dove per l’appunto si riesce a stare anche sotto la soglia degli 8 litri ogni 100 chilometri citati prima. Nonostante il motore elettrico non sia “presente” quanto dovrebbe, nel nostro percorso di rilevamento dei consumi, con una guida particolarmente attenta, siamo riusciti a posizionarci poco sopra al dato dichiarato dal costruttore. Non male!

QUATTRO RUOTE STERZANTI - Si accennava al fattore sportività, che tra le curve le permette di togliersi qualche soddisfazione rispetto alle solite ibride, in particolare se si ha optato per il pacchetto F Sport. Questo fa si che selezionando la modalità di guida “Sport S+” entrino in gioco diversi elementi che incrementano la dinamicità, come le sospensioni adattive o le quattro ruote sterzanti. Pur non essendo una berlina sportiva affilata come una Porsche Panamera S Hybrid, la Lexus GS digerisce bene il misto veloce affrontato con brio e fluidità, senza mai forzare la mano. Colpiscono in particolare la velocità d’inserimento in curva e la potenza dell’impianto frenante specifico della “F Sport”, mentre rimarranno un po’ delusi coloro che si aspettavano uno spunto vivace in uscita: la causa non è da ricercare nel potente motore bensì nella trasmissione a variazione continua che accusa l’assenza di rapporti pre-impostati. L’elettronica interviene con una certa frequenza nella guida troppo brillante, ma i suoi “provvedimenti” possono considerarsi sempre sicuri e ben misurati.

COMODITÀ E QUALITÀ - Uno degli scopi della Lexus, lo abbiamo anticipato, è viaggiare. L’impeccabile silenziosità è anche dovuta all’eccellente coefficiente aerodinamico (0,27) mentre l’ambiente a bordo è notevolmente più curato che in passato, visibile tramite il rinnovato design molto più europeo che in passato, l’ampio uso di buona pelle e dalla curata ricerca dei materiali, che in qualche piccolo dettaglio non mancano però di mostrare le loro origini nipponiche. Viaggiare non rappresenta un problema nemmeno se a bordo si è in quattro, data l’ampia abitabilità della zona posteriore, mentre la praticità scema quando ci si addentra nel bagagliaio. I 482 litri di capienza sono un valore assolutamente accettabile, ma la scelta di posizionare le batterie dietro ai sedili posteriori impedisce di poterli abbattere o di poter usufruire di un vano per il passaggio di una sacca da sci. Un impedimento che tuttavia troviamo pure su altre concorrenti.

IN CONCLUSIONE - Come ibrida, alla resa dei conti, la Lexus GS 450h è piuttosto coerente: consumo poco e – quando richiesto – non ci pensa due volte a sfoderare la propria cavalleria. Oltretutto è notevolmente più piacevole da guidare rispetto a molte sue concorrenti, lasciandosi andare con spensieratezza al piacere della guida allegra. Non da ultimo si dimostra comoda come una vera ammiraglia e, per quanto riguarda l’aspetto, è da tempo che non vedevamo una giapponese altrettanto accattivante ed “europeizzata”. L’unica difficoltà che può incontrare nel suo cammino verso gli acquirenti è dato dal prezzo, visto che il cartellino del prezzo riporta già nella versione base 83'400 franchi, per arrivare a esemplari particolarmente accessoriati come il nostro che hanno superato di qualche spicciolo la soglia dei 110'000 franchi. Un gran bel gruzzoletto.