PROVA SU STRADABMW 328i Sport: Caput mundi

NESSUN COLPO DI FULMINE - Non mi capita molto spesso, ma questa volta non so davvero da dove cominciare. E allora comincio proprio dall'inizio, quando la provai per la prima volta lo scorso novembre nei dintorni di Barcellona. In quella precisa occasione scrissi che la presentazione della nuova Serie 3 era avvenuta senza sorprese, ovvero che in particolare nel Circuito de Cataluña aveva dimostrato di porre - come sempre - nuovi riferimenti tra le berline medie per quanto concerne l'aspetto dinamico. Altresì vero è che in quell'occasione l'aspetto esteriore, seguendo il nuovo linguaggio stilistico del marchio bavarese, non aveva scatenato nessun colpo di fulmine. Dopo averla avuta in prova per poco più di una settimana e averla vista più volte al giorno devo dire che si, bisogna sempre e comunque abituarsi alla vista dell'anteriore molto spiovente, ma il pacchetto completo è ben riuscito. Il posteriore è davvero stupendo in quanto assomiglia in tutto e per tutto alla magnifica Serie 5, mentre l'anteriore è giustamente aggressivo. Oltretutto l'allestimento Sport della vettura in prova valorizza il tutto, specie con la vernice rossa.

INTERNI SU MISURA - L'interno fa già un impressione immediatamente più positiva, principalmente per la posizione di guida. Indipendentemente da quale sia la vostra corporatura e la vostra altezza vi chiederete sempre come ci siano riusciti, ancora una volta, a creare un posto su misura proprio per voi. L'impostazione è bella sportiva, con le gambe distese e il volante quasi orizzontale, ma sempre e comunque comoda (come vedremo) per affrontare lunghi viaggi. Pur non potendone negare la validità in termini ergonomici, lo stile della plancia non incontra i gusti di tutti poiché, proprio come l'anteriore, è parecchio ricercato. Molto riuscita è in ogni caso anche qui la caratterizzazione estetica dedicata all'allestimento e, non da ultimo, lo schermo dell'infotainment il quale ha la forma e l'aspetto di un iPad. Pardon, di un tablet. Da un punto di vista pratico conforta sapere che lo spazio per i passeggeri posteriori è migliorato rispetto alla versione precedente ed in particolare il bagagliaio convince per la capacità di carico e non da ultimo per l'organizzazione dello stesso con reti di vario genere. Una vacanza in quattro è sicuramente possibile e in ogni caso più piacevole farla che in passato. Finalmente.

SEI CILINDRI ADDIO! - Chi come il sottoscritto è un amante dell’elica bavarese considera naturalmente il motore con sei cilindri in linea come una sorta di mezza divinità irrinunciabile. Quando scoprirà che dietro alla scritta 328i non si nasconde più l'amato "straight-six" aspirato bensì un quattro cilindri turbo sarà pervaso da delusione e scetticismo. È successo anche a me, si, ma per finire devo dire che, sound a parte, quei due cilindri in più mi sono mancati ben poco. Il perché è presto detto. Tanto per cominciare le prestazioni: 250 km/h di velocità massima e soprattutto uno scatto da 0 a 100 in 5,9 secondi. Roba da rendere quasi insensata persino una 335i... Poi, oltre a questo, i consumi: viaggiando come cristiani, ma nemmeno troppo devoti, si sta tra gli 8 e gli 8,5 litri ogni 100 km. Con la modalità "Eco Pro" attivata si guadagnano poi, secondo il computer di bordo, almeno 20 km ogni 100 percorsi.

AL SETTIMO CIELO - Ma passiamo ai fatti nonché alla parte più entusiasmante di ogni BMW: la guida. Il motore, come detto, è una vera bomba! L'erogazione è rotonda e vellutata come nei migliori sei cilindri in linea ma il turbo lo si percepisce nella quantità di coppia generata nonché nei cambi di marcia. Ad andature tranquille è sfruttabile sin dai bassi regimi e resta ben silenzioso iniziando a farsi sentire unicamente quanti ci si avvicina alla quota, di tutto rispetto per un motore sovralimentato, di 7'000 giri al minuto. Il cambio automatico avuto in abbinamento è stato motivo di grandi dilemmi. La sua velocità di funzionamento è paragonabile a quello di un doppia frizione; solo in rarissime occasioni si ha l'impressione che ci debba pensare su un po' troppo su cosa fare, ma giusto per rendere l'idea vi permette di scalare rapporto anche se poi l'ago del contagiri va a finire a soli 500 giri dal limitatore. la ZF, suo produttore, come sempre insegna. Trovata una curva troverete poi almeno qualche sorprendente rivelazione. La prima è che l'inserimento è a dir poco fulmineo: impostata la traiettoria l'anteriore punta dritto nella direzione desiderata e si aggrapperà al suolo con una presa quasi magnetica. Lo sterzo è direttissimo ma ha un indurimento molto artificiale e un feeling non propriamente eccelso come in passato; classiche pecche già conosciute sulla Porsche 911 e dovute al passaggio da un elettro-idraulico ad un elettro-meccanico. Nei cambi di direzione e nelle curve strette la 328i Sport, impostata nell'omonima modalità, si sposta con l'agilità di una Clio Williams e nelle uscite di curva sembra avere la motricità di una trazione integrale pur essendo (fortunatamente) una classica "posteriore". E questo anche sul bagnato. Il telaio e l'assetto sono talmente validi che il DSC praticamente non deve mai intervenire ed il differenziale elettronico da manforte per ottenere la quadratura del cerchio. Che oltre ad avere una "posteriore" più facile e sicura in passato fa anche si che, con l'elettronica disinserita, ci si possa divertire a dovere facendo partire il posteriore per la tangente.

L’AUTO MIGLIORE DEL MONDO? - Quindi, quali conclusioni trarne? Che per essere una BMW non è ancora perfetta, questo perché il continuo progredire delle tecnologie e le normative sempre più severe un po' uccidono le automobili. Ma c'è anche chi, come in questo caso, sa comunque compensare tutto ciò e farvi dimenticare questo triste futuro in cambio di un bel quarto d'ora di divertimento. Ma la vera conclusione è una sola: la 328i Sport va fortissimo ma consuma davvero poco, è comoda e silenziosa per i lunghi viaggi ma ti fa divertire quando glielo chiedi, hai sufficiente spazio per viaggiarci in quattro ma non devi pregare il Signore per trovare un parcheggio abbastanza grande per posteggiarla e, non da ultimo, non costa nemmeno un occhio della testa. Tra le auto che si possono acquistare con un prezzo scritto ancora a cinque cifre, per una volta, posso dirlo: è l'auto migliore del mondo attualmente sul mercato. Fine.