GIÀ PROVATALa Chevrolet Camaro è tornata!

BERNA – A VOLTE TORNANO – Ben dieci anni sono tracorsi da quando la Camaro sparì dai nostri listini, ma vista la crescente richiesta e il numero di importazioni parallele effettuate, la Chevrolet Europa si è decisa a riportarla nel vecchio continente, e questo non senza alcune modifiche: le sospensioni nominate FE4 ne sono un esempio, frutto di uno sviluppo sul famoso Nürburgring per aumentare la tenuta e la maneggevolezza del veicolo per avvicinarsi di più ai nostri gusti. Completano il quadro i freni a quattro pistoncini marchiati Brembo e cerchi in lega da 20 pollici.

“CAVALLI AMERICANI” – Molto americani sono rimasti i due propulsori, entrambi dei 6.2 V8, con potenze di 432 cv e 569 Nm o 405 cv e 556 Nm, il più potente abbinato al cambio manuale mentre l’altro al cambio automatico. Peculiarità del propulsore meno potente è lo spegnimento (quando superflui) di quattro cilindri per contenere i consumi. Questi, così come le prestazioni, sono riportate nella tabella a fondo pagina.

GUIDA “EURAMERICANA” – I circa 150 km percorsi tra Berna e La Chaux-De-Fond (paese natio di Louis Chevrolet) passando da Yverdon ci hanno permesso di avere una prima impressione di questa nuova Camaro a cominciare dall’autostrada dove, a velocità da codice, il motore “riposa” attorno ai 2'000 giri contribuendo alla silenziosità dell’abitacolo. Diversa invece la situazione quando si scala marcia (abbiamo provato una manuale) e si lascia salire di giri il V8, che penetra con piacevole insistenza all’interno dell’abitacolo. L’accelerazione appare veloce ma non impressionante. Su strada il comportamento non ci è apparso malvagio, con un unico appunto per uno sterzo non precisissimo e una mole che costringe a trovare strade sufficientemente ampie per poterla sfruttare. In ogni caso il rollio è contenuto e la tenuta elevata come il divertimento.

UN’AUTO DI CARATTERE – La personalità, insomma, non le manca di certo. Tra il rombo del V8, la livrea appariscente e il look moderno unito alle linee della Camaro classica la rendono attrattiva, cosa che riescono a fare anche i prezzi di listino che vi abbiamo annunciato un mese fa. Molto onesta per il prezzo è anche la qualità dei materiali per l’abitacolo, piacevole ma non considerabile “premium” anche in termini di dotazione, molto ricca ma senza la possibilità di avere il navigatore. La loro particolarità sta più nel design ricercato come i quattro indicatori dietro alla leva del cambio ripresi dalla Camaro del ’69.