PROVA SU STRADASuzuki Kizashi Sport: più godimento a minor prezzo

CHI L’HA VISTA? - Suzuki ha stupito davvero tutti! Chi l’avrebbe mai detto che il costruttore nipponico, da sempre fedele a vetture di piccole dimensioni  o a pratici fuoristrada, si sarebbe mai messo in testa di introdurre sul mercato la sua prima vera berlina? E che berlina! Nelle dimensioni di una Serie 3 hanno confezionato davvero un prodotto attrattivo: dinamica, personale ed accattivante, la versione Sport guadagna dei cerchi da 18 pollici, un paraurti anteriore dedicato con griglie di nuova foggia, uno spoiler posteriore e vetri oscurati che la rendono ancora più intrigante, specie nel rosso dell’esemplare in prova. Solo l’effetto un po’ “cicciottoso” del posteriore non ci ha fatto perdere la testa, ma gli sguardi attratti sono stati tanti, dovuti anche alla scarsa diffusione del mezzo alle nostre latitudini: alzi la mano chi non ne ha mai vista una!

COME QUELLE VERE - Ed è un vero peccato, poiché anche gli interni offrono tanta qualità per i soldi spesi: a cominciare dai sedili riscaldabili a regolazione elettrica (solo per il conducente) rivestiti in ottima pelle traforata con cuciture bianche, ripresa sulla cuffia del freno a mano e della leva del cambio. Fari allo Xeno, tetto apribile, climatizzatore automatico bizona e un navigatore firmato Alpine completano i punti chiave della dotazione, peccato solo che quest’ultimo non abbia una grafica molto accattivante. Diversi sono i dettagli a cui è stata dedicata una discreta cura, come il volante a tre razze in pelle parzialmente traforata, il pomello del cambio e la pelle applicata sui pannelli porta, così come le cromature aggiuntive presenti.  I viaggi con la Kizashi non sono un problema, con un’insonorizzazione adeguata, spazio sufficiente per due passeggeri posteriori e un baule capiente che perde qualche punto per la conformazione poco regolare.

SPORTIVA OCCASIONALE - Oltre che per l’estetica accattivante, la Kizashi si chiama “Sport” poiché invece del cambio a variazione continua (CVT) troviamo un manuale a 6 rapporti, che ci ha davvero impressionato per la sua precisione: sbagliare rapporto è impossibile. Oggi che non si parla d’altro che di downsizing, dove 2'400 cm3 è una cilindrata che fa quasi paura, questo 4 cilindri della Kizashi ci ha stupito prima di tutto per i consumi, che mai superano gli 8L/100km effettivi nella guida di tutti i giorni: esattamente lo stesso valore dichiarato da Suzuki! Molto elastico ai bassi regimi ed esente da vibrazioni, va tenuto parecchio alto di giri per ottenere il meglio in termini velocistici. Le prestazioni non sono fulminee, ma in linea con l'architettura semplice del motore e il considerevole peso di 1'605 kg a vuoto, che tuttavia non esclude una buona  guidabilità: l’assetto ribassato di 10 mm della Sport ben si adatta ad ogni fondo stradale garantendo alte riserve di tenuta e, tra l’altro, anche un ottimo Comfort. Risponde bene lo sterzo, che va solo leggermente in crisi nei repentini cambi di direzione dove la taratura non proprio “Sport” degli ammortizzatori mostra i suoi unici limiti.

IN CONCLUSIONE - La Kizashi Sport non è un’auto per puristi, bensì un affare. Privata della trazione integrale e del CVT, la Kizashi costa ora 2'000 CHF in meno rispetto alla vettura di partenza, offrendo un’estetica ancora più accattivante e una dotazione serie ancora più ricca. Tanta auto per pochi soldi, che conta comunque su un motore discretamente valido e su una guidabilità che ben poche volte potrete mettere in discussione. Provare per ceredere.

Benjiamin Albertalli