Cerca e trova immobili

PROVA DEL MESEDalla Svezia con ardore

10.02.11 - 09:00
Molti l’hanno vista, molti ne parlano. La nuova V60 sta scaldando gli animi e aumentando l’interesse verso il marchio scandinavo. Ma per quale ragione? Ci siamo messi alla guida della T6 da 304 cavalli e siamo andati a scoprirlo.
Gi%F3-Photography Cars
Dalla Svezia con ardore
Molti l’hanno vista, molti ne parlano. La nuova V60 sta scaldando gli animi e aumentando l’interesse verso il marchio scandinavo. Ma per quale ragione? Ci siamo messi alla guida della T6 da 304 cavalli e siamo andati a scoprirlo.

La pubblicità deve aver fatto miracoli. Si, proprio quella con la pantera nera, che vede protagonista la V60 mentre corre in un porto a suon di sovrasterzi alla Ken Block e che riporta lo slogan “la station wagon più ribelle di sempre”. Ora, la nuova V60 non é la station wagon più ribelle di sempre e non ci si può cimentare in derapate ad ogni curva stretta, ma durante la prova ci siamo trovati di fronte ad un prodotto innegabilmente valido, che alternava caratteristiche mai viste prima d’ora su una familiare Volvo ad altre che, per fortuna, sono rimaste intatte.

UN TAGLIO INSOLITO - Non é una rivoluzione, come acclamato da molti, bensì un’evoluzione piuttosto spinta. Sono rimasti i fari verticali, é rimasto lo “scalino” lungo il fianco e l’anteriore non é molto diverso dalle aggiornate C30 e C70. Il tutto é stato però adattato ad un involucro insolitamente emozionale per gli standard svedesi, tant’é che a colpire della V60 é proprio il lato estetico e non le doti di sicurezza o la capienza del bagagliaio, come avviene di solito con le vetture del marchio. E a testimoniarlo ci sono gli innumerevoli sguardi dei passanti, attratti dall’aggressivo frontale a “V” o dalla finestratura laterale che combinata col tetto spiovente la fanno quasi sembrare una coupé.

SPAZIO ALLO STILE - Il tutto ha però una ripercussione sulla capienza del bagagliaio, da sempre punto di forza delle familiari scandinave, che con una capacità di 430 litri si situa poco sotto la media del segmento. Questo perché dispone di un’altezza piuttosto limitata, ma l’ampia superficie di carico e la cura nella sua realizzazione vi faranno apprezzare quel poco (si fa per dire) spazio che avete a disposizione. Stesso discorso vale per i posti riservati ai passeggeri posteriori, piacevoli ma tirchi nell'offrire lo spazio che giudichiamo sufficiente.

BENESSERE SVEDESE - Una volta aperta la portiera anteriore ecco che riaffiorerà improvvisamente lo spirito Volvo: ad accogliervi vi sono delle superbe poltrone in pelle che ben si adattano a qualsiasi corporatura ed una plancia che esibisce con fierezza parecchi elementi di design innovativi che mantengono tuttavia uno stretto legame con la tradizione nella grafica, negli ottimi materiali utilizzati (non c’é nemmeno l’ombra di una plastica che mal si abbina al resto) e nella plancia stessa, giustamente orientata verso chi guida. Nell’abitacolo della neonata svedese si respira un ambiente solido, raffinato e rilassante, quest’ultimo aspetto sottolineato da un confort situato a livelli davvero elevati che rendono piacevole il viaggio breve come quello lungo. Necessita solo un minimo d’apprendistato l’utilizzo dei vari tasti della consolle centrale, ben raccolti ma non propriamente un esempio di intuitività. Anche il navigatore ha finalmente trovato una posizione più appropriata (prima era a scomparsa) ed una bella grafica. Col tempo viene solo da chiedersi il perché le bocchette d’aerazione centrali abbiano una disposizione che potremmo definire “poco comprensibile”.

PIACERE CON MISURA - Come anticipato, il pane quotidiano della V60 sono i lunghi viaggi in gran confort, che ora possono contare su un grande valore aggiunto: il piacere di guida. Ci si ritrova tra le mani un volante diretto e dall’azionamento omogeneo, con un assetto a taratura variabile (+1'800.-) che in tutti i settaggi (Comfort, Sport, Advanced) trova sempre il giusto compromesso per il contesto in cui si muove, garantendo un appoggio sicuro in curva senza ripercussioni per la schiena. Una buona parte del piacere é data anche dal motore, un 6 cilindri linea turbocompresso dolcissimo nell’erogazione ma non per questo lento, anzi; il suo punto di forza sono proprio gli allunghi alle alte velocità e l’accelleratore particolarmente sensibile vi porta aihmé a superare spesso e volentieri il limite consentito, in particolare in autostrada (sia santificata la Germania). Meglio usare il regolatore di velocità adattivo che mantiene la distanza di sicurezza dal veicolo di fronte a voi, anche se questo sistema inizierà a darvi fastidio sulle autostrade con parecchie curve o in quelle a due corsie piuttosto strette mentre volete effettuare un sorpasso tranquillo. In ogni caso la V60 non é, e vi avvertiamo ora, una macchina con cui emulare lo spot pubblicitario. È, ripetiamo, una familiare molto piacevole da guidare anche ad andature briose, ma non appena vi mettete a cercare il limite vi troverete confrontati con una trazione integrale parecchio sottosterzante, con uno sterzo che diventa improvvisamente vago ed un cambio che fatica a tenere il passo con il potente 6 cilindri. Una condotta di guida che decisamente non si addice alla sua filosofia, che é quella di una piacevole famigliare da godersi nel più totale relax accompagnati da qualche esuberanza di tanto in tanto.

Se accettate questa filosofia, la V60 sarà per voi un’auto estremamente appagante sotto tutti i punti di vista, inclusi i consumi (abbiamo registrato una media attorno ai 10 litri/100km, pensavamo consumasse (molto) di più), priva di paura nel confrontarsi con le concorrenti più accreditate che può affrontare sfruttando quella bellissima carta che é l’individualismo. Alcuni sostengono che questa vettura sia fondamentalmente "sbagliata" perché non soddisfa nessuna delle sue potenzialità, poiché é una Volvo ma non ha la capienza del bagagliaio che ci si aspetta da una Volvo, e perché potrebbe essere una sportiva ma non ne possiede le più squisite qualità. Non si può certo dire che sia sbagliato, ma a mio modo di vedere la V60 é un gran bel biglietto da visita in grado di attirare verso il marchio persone che non l’avrebbero mai preso in considerazione, le quali verranno poi a contatto con la fantastica filosofia Volvo che qui incontra un piacere di guida fin’ora quasi estraneo al marchio stesso.

Testo di Benjiamin Albertalli
Foto di Gió-Photography Cars

 

 

Modello
Volvo V60
Versione T6 AWD Geartronic Summum
Motore 6 cilindri in linea, turbo, benzina
Cilindrata 2'935 cc
Potenza 304 cv @ 5'600 giri/min.
Coppia 440 Nm @ 2'100-4'200 giri/min.
Potenza specifica 103 cv/litro
Trasmissione Cambio automatico a 6 rapporti, trazione integrale
Ruote
235/40 R18, Pirelli Winter Snowsport
Dimensioni (lungh./largh./alt.) 4,63 / 1,87 / 1,48 (metri)
Massa 1'591 kg
Rapporto peso/potenza 5 kg/cv
Accelerazione 0-100 km/h 6,5 secondi (dichiarato)
Velocità massima 250 km/h (dichiarato)
Consumo misto 9,9 litri/100 km (dichiarato)
Prezzo 71'000 CHF
Prezzo vettura prova 88'250 CHF

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE