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TEST DRIVEFord Focus Active Wagon, la giardinetta veste “offroad”

09.10.19 - 06:00
L’allestimento crossover conferisce più relax e versatilità, grazie all’assetto rialzato e ai programmi aggiuntivi per la gestione della motricità. Vivace ed autorevole il 2.0 turbodiesel.
Ford Focus Active Wagon, la giardinetta veste “offroad”
L’allestimento crossover conferisce più relax e versatilità, grazie all’assetto rialzato e ai programmi aggiuntivi per la gestione della motricità. Vivace ed autorevole il 2.0 turbodiesel.

Active è la parola d’ordine nel mondo Ford per “traghettare” la gamma di modelli convenzionali verso l’universo Suv/crossover: una risorsa che insegue in verità la tradizione, popolare già con Volvo e Subaru e poi con Volkswagen, ma che in verità non fa che confermare anche sulla grande giardinetta intermedia tedesca tutta la bontà della soluzione. Non per tutti, certamente; ma cui va riconosciuto il pregio di incrementare la versatilità di impiego della vettura nonché la sua attrattiva estetica.

Solo estetica, o c’è anche sostanza in questa Focus “ognitempo”?
La Active Wagon di cui disponiamo per il test è una 2.0 turbodiesel Ecoblue da 150 cavalli (35'100 CHF in versione automatica), potenza che conferisce alla vettura bel altro carattere e piacevolezza di guida rispetto al pur pregevole 1.5, sempre a gasolio e per la verità non troppo distante in prestazioni pure (120 cv); entrambi sono equipaggiabili con la trasmissione automatica a otto rapporti, ma a bordo della due litri si nota subito la maggior elasticità nel traffico ordinario: basta molto meno acceleratore per muoversi spigliati e riprendere la propria andatura dopo un rallentamento, fattore che nell’impiego quotidiano significa tangibilmente più relax aggiunto. Il che non è poco, a ben vedere, tenuto conto dell’impiego a tutto campo cui è votata la “media” Ford. Dal punto di vista estetico, invece, la Active spicca in primo piano lo stile piuttosto ispirato al mondo off-road, evidente principalmente nei rinforzi protettivi in resina adottati lungo tutto il perimetro inferiore della vettura, includendo dunque archi passaruota e minigonne; frontale e posteriore guadagnano in aggiunta le finiture tipo alluminio per ricordare le piastre paracolpi delle 4x4. È inoltre estesa la scelta delle tinte di carrozzeria ed è disponibile il tetto in tinta a contrasto. Non è però solo scena, ma anche sostanza, poiché rispetto alla Wagon standard la Active guadagna un nuovo assetto, rialzato. E non di poco: anteriormente figurano 30 mm aggiuntivi di luce a terra, dietro fino a 34 mm. Viene infine estesa la gamma di modalità di marcia: oltre alle regolazioni standard di assetto previste su tutte le versioni (normale, Sport con irrigidimento di assetto e risposta sterzo, Eco) si aggiungono i due programmi esclusivi per superfici a ridotta aderenza (fango, neve e ghiaccio) nonché per la sabbia, dove viene permesso un maggior slittamento delle ruote motrici. Che sono unicamente anteriori, potendo però garantire con questa dotazione superiori possibilità di marcia su sconnesso e fondi naturali.

Come cambiano le caratteristiche di guida della Active?
La Wagon Active si lascia condurre con la stessa scioltezza delle altre versioni, ma è vero che l’assetto rialzato incide leggermente sulle qualità dinamiche del modello, aggiungendo un velo superiore di inerzia nei cambi di direzione combinati ad un appoggio in curva appena più ritardato: il carattere dinamico resta quello conosciuto ma addolcito e arrotondato, suggerendo dunque maggior relax e compostezza di marcia. Lo stesso sterzo, pur preciso e puntuale, appare più leggero e meno sensibile in modalità di marcia normale; sensazioni peraltro amplificate dalla presenza delle coperture invernali sull’esemplare provato, naturalmente più morbide e meno dirette nel trasmettere l’aderenza sull’asfalto. La modalità Sport restituisce certamente un piglio più fermo alla vettura, ma in questo caso ci si deve anche adattare alla maggior forza da esercitare sul volante e all’aggiunta di una soffusa rombosità artificiale diffusa attraverso l’impianto multimediale di bordo. La marcia ad andatura costante è peraltro molto confortevole e silenziosa, mentre il due litri turbodiesel garantisce scatto e rapidità in ogni condizione (0-100 km/h in 9,5 secondi, punta massima di 203 km orari) con una “voce” bassa e sempre contenuta, insieme a tutto il comfort della trasmissione automatica: con marce intermedie ravvicinate che permettono spunti e riprese ben convincenti ed un ottavo rapporto piuttosto lungo che limita notevolmente il regime di marcia ad andatura costante. I consumi stessi sono invidiabili, poiché sui percorsi misti della prova abbiamo registrato medie d’uso appena superiori ai 5 l/100 km: difficile chiedere di più da una station wagon di gamma intermedia ma comunque già abbondante nelle dimensioni, con lunghezza che arriva a 4,69 metri. A bordo, l’ambiente è immutato rispetto alle altre versioni e si distingue per l’arredo moderno, piuttosto ben curato nella scelta di materiali e finiture, nonché ben attrezzato. Notevole lo spazio a disposizione, con postura di guida generosa ed ampiamente personalizzabile e ampia libertà di movimento per chi siede dietro, dove l’unica pecca è l’assenza delle bocchette di ventilazione dedicate; navigazione e multimedialità sono complete, al pari della dotazione di ausili attivi alla guida, mentre sul piano del volume di carico la Focus Wagon non chiede di meglio che di partire in trasferta (608/1653 litri).

Trovi la Ford Focus Active Wagon da...

Carpoint SA

 

Via Monte Ceneri, 20A

 

6512 Giubiasco

 

+41 91 857 55 55

 

https://ford.carpoint.ch/

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