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PRIME IMPRESSIONIAudi S4, la rivincita del diesel

22.07.19 - 06:00
Sulla versione di punta torna a “pungere” una potente unità a gasolio con due turbo, di cui uno elettrico, per una spinta di notevole intensità e prontezza. La guida è ad elevato potenziale.
Audi S4, la rivincita del diesel
Sulla versione di punta torna a “pungere” una potente unità a gasolio con due turbo, di cui uno elettrico, per una spinta di notevole intensità e prontezza. La guida è ad elevato potenziale.

Con la rinnovata gamma A4 indirizzata ad una maggior espressività d’insieme, grazie alle cure stilistiche apportate al design d’origine – il modello è nato nel 2015 e questo aggiornamento è quello di metà carriera – non poteva mancare sin da subito la variante più sportiva S; come abbiamo già visto in occasione del maxi Suv SQ8, anche in questo caso sotto il cofano protagonista in Europa diventa un’unità a gasolio, in crescente riscatto dopo le stagioni “buie” degli scandali sulle emissioni.

 
Un diesel sulla versione “top”: è adeguato alla sportività S?

I sei cilindri a V del poderoso tre litri TDI sono dunque il cuore pulsante della S4, berlina e Avant come di consueto in casa Audi (in listino da 82'100 CHF), vantando una costruzione raffinata che include tra gli altri l’impianto elettrico parzialmente a 48V con sistema microibrido e una delle turbine azionata elettricamente. Il primo si affida essenzialmente ad un alternatore-starter comandato a cinghia, che tra l‘altro è in grado di recuperare energia in fase di rallentamento, fino a 8 kW, immagazzinandola in una compatta batteria al litio: questa corrente permette di conservare l’andatura costante fino a 40 secondi a motore spento, contribuendo tra l’altro al risparmio di circa 0,4 l/100 km di carburante, oltre ad azionare il turbo elettrico che così elimina ogni genere di ritardo di risposta mentre viene progressivamente azionato dai gas di scarico il compressore principale. Il quale lavora alla ragguardevole sovrappressione di 2,4 bar, assicurando prestazioni rimarchevoli: 347 cavalli e 700 Nm di coppia, costanti tra 2500 e 3100 giri. La trazione è “ovviamente” integrale del tipo quattro permanente, a differenza di quella di altre versioni che prevede l’innesto delle quattro ruote motrici solo se necessario e può essere completata dal differenziale posteriore sportivo che agisce da autobloccante, distribuendo più spinta sulla ruota esterna alla traiettoria, limitando il sottosterzo ed incrementando la “sveltezza” della vettura nell’accelerazione in uscita di curva. Le sospensioni sportive e ribassate possono includere l’assetto regolabile. Sul piano del design, la S4 si differenzia con una certa discrezione grazie ad alcuni dettagli specifici fra i quali spiccano la mascherina frontale impreziosita dagli inserti in alluminio opaco, le modanature inferiori supplementari e i doppi terminali di scarico su ciascun lato. Ruote di disegno specifico, con cerchi che arrivano fino a 19”.

 
Al volante: grande equilibrio, ma con spazio all’adrenalina…

Sul piano della guida, le promesse sono più che mantenute. Rispetto alle A4 normali l’assetto di base è ribassato di 23 mm e permette già così un controllo più preciso e sensibile della vettura nonostante l’assorbimento comunque confortevole, mentre passando alla modalità Dynamic si ottiene il giusto grado di sportività – piuttosto spinta, seppur senza eccessi “pistaioli” – per approfittare delle notevoli prestazioni del mezzo con la giusta intensità. Oltre all’inserimento in curva rapido e mordente, contribuisce alla rapidità di azione una certa reattività del retrotreno, che accenna giusto velatamente a chiudere le traiettorie: è più che sufficiente per imprimere più efficienza e rapidità di azione, aggiungendo un piccolo ma importante “plus” di emozione. La S4 conserva in ogni caso un equilibrio granitico con movimenti minimi del corpo vettura, caratteristiche che si traducono in precisione di guida ed una notevole accessibilità al potenziale dinamico, anche avvicinando la notevole rapidità nei cambi di direzione: aderenza ed efficacia dinamica sono comunque tali da permettere potenzialmente ritmi davvero molto rapidi che arrivano a richiedere tanta attenzione e concentrazione al volante. Altrettanto rilevante la frenata, per intensità e piacevolezza di risposta, mentre lo sterzo si lascia comandare “di fino” grazie ai pochi impulsi richiesti dal comando, di suo piuttosto leggero e contraddistinto da un volante di piccolo diametro, assai godibile. Il possente V6 spinge, a sua volta, con intensità notevole praticamente a ogni regime, “sposandosi” con armonia all’allestimento S. L’allungo fino ai 5000 giri è possibile anche se non redditizio, per cui si finisce per sfruttare principalmente i regimi medio-alti dove la spinta è decisa e quasi aggressiva, con rombo cupo ma intenso ed accelerazione di notevole impatto: la S4 in versione Avant passa da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi. Su questa versione il cambio è un otto marce automatico Tiptronic a convertitore (sette marce doppia frizione sulle altre versioni), comunque rapido e diretto nonché contraddistinto da quel rapporto in più che permette di disporre di marce intermedie maggiormente ravvicinate, a vantaggio della rapidità; con guida molto sportiva si fa però preferire la selezione manuale sequenziale piuttosto che l’automatica sportiva, leggermente pigra in scalata e non sempre in tono con il ritmo di marcia.

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