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TEST DRIVELeon ST R by Cupra, dalla famiglia alla pista

22.04.19 - 06:00
La praticità della carrozzeria giardinetta si combina alla meccanica di alto profilo con 300 cv, trazione 4x4 e assetto regolabile, per abbracciare con pari doti ogni situazione di guida.
Leon ST R by Cupra, dalla famiglia alla pista
La praticità della carrozzeria giardinetta si combina alla meccanica di alto profilo con 300 cv, trazione 4x4 e assetto regolabile, per abbracciare con pari doti ogni situazione di guida.

Pratica e funzionale, che si tratti di vacanze o attività sportive. Ma anche caratterizzata da alte prestazioni, con trazione integrale e cambio automatico: questa è la Leon ST in edizione Cupra R, wagon dagli ingombri compatti – la lunghezza si ferma a 4,38 metri – in grado di assicurare una guida intensa quanto versatile.


La meccanica è la stessa del riuscito Suv compatto.

Cuore della vettura è infatti la stessa combinazione motore-trasmissione che muove la Cupra Ateca, dunque il due litri TSI turbo a iniezione diretta combinato al cambio doppia frizione DSG a sette rapporti ed alla trazione integrale 4Drive, il tutto raccolto in un “vestito” curato dal punto di vista estetico e tecnico, per consentire le notevoli prestazioni con le dovute capacità di telaio. Esternamente, la ST "cattiva" si distingue per dettagli piuttosto mirati, che trasmettono subito la sensazione di prestazioni pur senza risultare mai troppo “carichi”. Spiccano le prese d’aria laterali con trattamento color rame – la nota distintiva del marchio Cupra – cui si aggiungono diversi elementi in fibra di carbonio, tra cui labbro inferiore paraurti anteriore, gusci specchi esterni, minigonne laterali e, posteriormente, diffusore inferiore e spoiler nella zona alta del lunotto. Sul piano tecnico, invece, la vettura beneficia di una serie di attenzioni mirate che interessano l’assetto: per incrementare le qualità dinamiche nella percorrenza di curva, la campanatura delle ruote sia anteriori che posteriori (vale a dire l’inclinazione rispetto alla verticale) è stata portata su valori negativi di 2° (normalmente è prossima allo zero).

 

Tanto mordente in curva, ma il comfort non delude.

Al volante, la Leon ST Cupra R mette in mostra non soltanto il dinamismo preannunciato, ma anche una bella ecletticità che la rende pienamente fruibile anche nel quotidiano. Merito in primo luogo delle sospensioni regolabili, che in modalità comfort riescono a conservare un discreto assorbimento pur trasmettendo comunque una certa sportività d’insieme, ma anche dell’elasticità del due litri turbo da 300 cv, molto docile e rotondo dai regimi più bassi. Anche perché la coppia generosa di 400 Nm è già tutta disponibile a 2000 giri. Il quattro cilindri è inoltre silenzioso ad andatura costante, mentre in accelerazione mette in mostra una bella voce piuttosto coinvolgente ai regimi più alti, complici i terminali di scarico specifici. L’accelerazione è ragguardevole, con scatto da 0 a 100 km/h in appena 4,9 secondi e velocità massima di 250 km orari ottimamente supportata dalla rapidità dei passaggi marcia del cambio a doppia frizione. Accompagnando al meglio il mordente dell’auto tra le curve. Sul circuito di Maiorca, lo stesso che ci ha ospitato per il test della Cupra Ateca in pista, le superiori qualità di inserimento e velocità di percorrenza sono subito evidenti a favore della ST, più leggera e dotata di un baricentro inferiore; la vettura si inserisce tra le volte con gran autorevolezza e precisione, facendo subito dimenticare la presenza di una carrozzeria giardinetta. La trazione integrale – che sposta la spinta verso il retrotreno in modo progressivo, partendo inizialmente dalla motricità prevalente sulle ruote anteriori – permette inoltre di anticipare il momento in cui si può ridare gas, contribuendo al rendimento di accelerazione e all’equilibrio dell’auto. Potente e ben modulabile anche la frenata, che beneficia dei movimenti molto ridotti in rollio e beccheggio dati dall’assetto nella modalità più spinta.


Nell’abitacolo, la solidità Seat con i tocchi tipici del gusto Cupra.

L’interno accoglie con i battitacco illuminati, mentre alla finitura standard – di buona qualità – si aggiungono rivestimenti con effetto fibra di carbonio e dettagli color rame; l’insieme di carattere è quello tipico del marchio sportivo spagnolo. La postura di guida è pregevole per l’ampiezza delle regolazioni ed aggiunge il maggior contenimento dato dalle poltrone anteriori ergonomiche, mentre la strumentazione digitale viene completata dallo schermo centrale da 8” a comando tattile; presente anche la basetta di ricarica induttiva per i dispositivi compatibili. Anche dietro la libertà di movimento è di tutto rispetto, consentendo un’accoglienza di qualità all’equipaggio al completo. In coda, il vano di carico è reso più pratico dalla presenza del piano di appoggio ad altezza variabile, mentre la più che valida cubatura garantisce un volume utile tra 587 e 1470 litri. Le tinte esterne riservate alla versione Cupra R sono solo quattro, con due grigi di tonalità differenti più il bianco e il nero, mentre i cerchi in lega sono da 19”. L’allestimento è ricco e completo, tanto che le uniche due opzioni riguardano il tetto panoramico apribile e la cartografia Europa Mapcare: tutto il resto è di serie ed include, tra l’altro, la serie completa di ausili attivi alla guida, i sedili sportivi Cupra con rivestimento in Alcantara, impianto hi-fi BeatsAudio, navigazione Plus con base dati su disco rigido e connettività completa con smartphone personale.

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