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TEST DRIVEÈ lei la “migliore” tra le AMG GT

25.11.17 - 17:00
La famiglia della AMG GT è cresciuta. Coupé, Roadster, diversi livelli di potenza e pura una versione per la pista. Tutte ci hanno colpito, ma una di queste è entrata nei nostri cuori…
Foto: Davide Saporiti
È lei la “migliore” tra le AMG GT
La famiglia della AMG GT è cresciuta. Coupé, Roadster, diversi livelli di potenza e pura una versione per la pista. Tutte ci hanno colpito, ma una di queste è entrata nei nostri cuori…

La migliore. Una definizione importante, impegnativo, quasi assoluta e che non può essere usta con leggerezza. Però, per me, tra tutte le AMG GT ce n’è una che mi ha colpito più delle altre. Non perché sia oggettivamente migliore, ma semplicemente perché riunisce il meglio di tutte le varianti di carrozzeria, di tutti i livelli prestazionali e di tutte le versioni proposte.

Sin dal suo debutto la AMG GT mi aveva colpito per diversi aspetti. Prima di tutto perché da imponente Gran Turismo quale la SLS era mutata in una vera sportiva. Lo percepivi dalla prontezza delle risposte, da com’era incollata al suolo, da come era letteralmente costruita attorno al guidatore. Più che andare a passeggio e coprire velocemente lunghe distanze voleva essere spremuta. Solo che i primi esemplari presentavano una certa discordanza tra la rapidità d’inserimento dell’avantreno e un retrotreno che non sempre riusciva ad assecondarla. Il rischio di rompere il sottile equilibrio era sempre dietro l’angolo, il che richiedeva sensibilità e una certa esperienza nella guida al limite, fatto che la rendeva una vettura piuttosto impegnativa. Il che, per l’amor di Dio, non è necessariamente un difetto per una vettura sportiva, ma dopo aver guidato per un po’ la GT C Roadster comprenderete ciò che voglio dire.

Oltre ad essere una bellissima biposto scoperta, la cui capote in tela si apre e si chiude in 11 secondi fino a 50 km/h e a bordo della quale si viaggia ben protetti dai vortici d’aria, la “C” nasconde soluzioni tecniche che la posizionano esattamente tra la “S” e la sportivissima “R” che abbiamo apprezzato in una recente ‘sparata’ tra i cordoli del Bilsterberg. Il noto V8 biturbo da 4 litri eroga 557 cavalli –  47 in più della “S” e 28 in meno della “R” – e da quest’ultima adotta diverse soluzioni tecniche, tra cui le quattro ruote sterzanti, la carreggiata posteriore più larga e altre componenti atte ad incrementarne la sportività. Non è ora mio interesse elencarvele tutte: per farlo potrete leggere le informazioni ufficiali del costruttore o chiedere informazioni ad un concessionario. Quello che farò è dirvi come mai, all’atto pratico, la AMG GT C Roadster sia quella che mi è piaciuta di più.

Parte tutto dal volante in Alcantara. Lo afferri, fai qualche curva, e ti rendi conto che è uno dei migliori comandi in circolazione perché tutta la vettura la senti proprio tramite il volante. Ha il giusto carico, è ben comunicativo, infila l’avantreno in curva facendotelo sentire più vicino di quanto suggerisca il lungo cofano. Gli inserimenti in curva avvengono con maggiore naturalezza, va in appoggio in maniera più decisa ed è più piantata a terra. Qualsiasi reazione avviene come te l’aspetteresti ma soprattutto con estrema coerenza, con tutti i componenti ben accordati tra di loro a formare un tutt’uno armonioso. Tramite lo sterzo percepisci anche come gli pneumatici lavorino bene con sospensioni e telaio sia sui fondi levigati che su asfalto dissestato. Il risultato è che riesci ad interpretarla meglio e quindi ti senti a tuo agio, non ti sudano da subito le mani e di conseguenza  cominci ad esplorarla con meno timore. E quindi si aprono le danze.

La risposta del motore è priva di ritardi, talmente pronta da sembrare un aspirato anche nelle situazioni più spinose, e appena sfiori l’acceleratore sembra tendere i muscoli al richiamo dei 680 Nm di coppia. Diventa tonica ed il cambio doppia frizione a sette rapporti ne infila dentro uno dopo l’altro con estrema velocità, accompagnato da una colonna sonora particolarmente “maschia” arricchita da scoppiettii mai eccessivi. Questo indipendentemente dal vostro ‘passo’: che stiate andando a passeggio, ad un andatura brillante o al limite, la AMG GT C è sempre gustosa al punto giusto.

È ovviamente in quest’ultimo frangente che da il meglio di se. Pur essendo sempre improntata all’efficacia si concede con misura a qualche goliardia pur non invitando all’eccesso. Grazie alla maggiore armonia tra i due assali e ai pneumatici dall’omologazione specifica, la AMG GT C diventa più prevedibile nel raggiungere i suoi limiti ed offre al contempo un’aderenza di notevole spessore, tanto che a volte ci si chiede dove riesca a trovare tutta questa motricità in uscita di curva.

E la magia è racchiusa tutta qui: in una vettura che va più forte di prima, che è più armoniosa e più intrigante da guidare, della quale si può godere indipendentemente dal proprio ritmo e che abbina l’affascinante aspetto esotico delle spider.

 

SCHEDA TECNICA

Modello, versioneAMG GT C Roadster
MotoreV8 benzina (biturbo), 4 litri, 557 cv, 680 Nm
TrasmissioneCambio doppia frizione a 7 rapporti, traziona posteriore
Massa a vuoto1'735 kg
Accelerazione 0-100 km/h3,7 secondi
Velocità massima316 km/h
Consumo medio11,4 l/100 km (omologato)
Prezzo203'900 CHF
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