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CONFRONTOPorsche 911 GT3: meglio manuale o PDK?

14.11.17 - 12:53
Le abbiamo provate entrambe sui più bei passi Svizzeri per scoprire qual è la migliore. E voi, quale scegliereste?
Porsche 911 GT3: meglio manuale o PDK?
Le abbiamo provate entrambe sui più bei passi Svizzeri per scoprire qual è la migliore. E voi, quale scegliereste?

È una discussione eterna che va avanti da tempo: su una vettura sportiva sono meglio i velocissimi e moderni cambi automatizzati oppure i cari vecchi manuali? Di principio  sono sempre stato amante di questi ultimi, anche se in alcuni casi ritengo che il valore aggiunto che possano dare all’esperienza di guida sia solo modesto e, a volte, addirittura controproducente. Prendiamo per esempio la 911 GT3 della serie 991 introdotta tre anni or sono. Si trattò della prima 911 GT3 disponibile esclusivamente con cambio PDK. Inizialmente arricciai il naso, poi la provai sia su strada che in pista e conclusi che i limiti della vettura e le velocità che poteva raggiungere erano talmente elevati che il manuale sarebbe stato solo un intralcio al raggiungimento delle stesse. Poi è arrivata la 911 R, una GT3 in chiave purista senza appendici aerodinamiche e con cambio manuale prodotta in edizione limitatissima, che oltre ad essere diventata oggetto di speculatori ha scatenato l’entusiasmo generale tanto che ora – in occasione del consueto aggiornamento di metà carriera – ritorna il cambio manuale sulla GT3.

Per fare finalmente chiarezza abbiamo radunato al centro della alpi svizzere due esemplari, uno con il PDK a sette rapporti e uno con il cambio manuale a sei rapporti. Obiettivo: scoprire qual è la migliore. A margine di ciò va detto che la modifiche apportate alla GT3 sono come sempre marginali ma incisive. Il motore passa da 3,8 a 4 litri guadagnando 25 cavalli e 20 Nm aggiuntivi, genera una migliore deportanza grazie all’alettone in carbonio che si trova 20 millimetri più in alto nella traiettoria dell’aria e per i maniaci della telemetria debutta l’app (per smartphone) Porsche Track Precision con cui è possibile verificare i dati relativi a prestazioni e tempi sul giro.

Rispetto al modello che va a sostituire ovviamente non bisogna aspettarsi qualcosa di profondamente diverso. Una frase che potrebbe essere sinonimo di delusione ma che in realtà cela una confortante rassicurazione dato che la GT3, meglio di chiunque altra, sa portare direttamente sulla strada le sensazioni di guida di una vettura da corsa. Parliamo del motore aspirato che gira fino a 9'000 giri al minuto facendoti venire la pelle d’oca ad ogni cambiata, di un’aderenza superba garantita da pneumatici UHP e più in generale da componenti meccaniche si finalizzate alle prestazioni ma sfruttabili anche su strada. Pur minimizzando il rollio l’assetto ha un buon assorbimento verticale anche su strade più dissestate della media e non ti fa mai perdere il contatto con essa, e qualora vi sia una perdita di motricità (volontaria) questa avviene progressivamente. In realtà non si sente mai il bisogno di disinserire i controlli elettronici dato che questi ti lasciano guidare senza togliere troppo divertimento. Dopo aver fatto su e giù da qualche passo emerge tuttavia un comportamento più omogeneo ed equilibrato al limite grazie alle reazioni più morbide e quindi meno scorbutiche dell’avantreno, che in effetti sulla prima edizione della 991 GT3 rendeva talvolta più complessa la guida a pieno ritmo. Un bene dato che questo valorizza uno sterzo che resta pur sempre un po’ troppo leggero (sono lontani i tempi dei comandi idraulici) ma che d’altro canto è impeccabile per omogeneità e accuratezza, dato che qualsiasi angolo di rotazione tu impartisca corrisponde ad una direzione coerente in cui puntano le ruote anteriori. Precisione di guida allo stato puro.

In questo contesto il cambio a doppia frizione PDK è ovviamente ineccepibile. Velocissimo in tutte le situazioni, è capace di infondere un sapore squisitamente meccanico nelle cambiate in prossimità del limitatore e dimostra di essere creato realmente per l’ottenimento delle massime prestazioni dato che la velocità massima la raggiunge proprio in settima. E anche lasciandolo nella posizione “S” completamente automatica sai sempre di avere il rapporto giusto al momento giusto. Il manuale dal canto suo ti colpisce dritto al cuore perché ha quella classica impronta Porsche fatta di innesti cortissimi, veloci e precisi. È tuttavia incredibile constatare il tempo che effettivamente va perso nel: rilasciare l’acceleratore, premere la frizione, spostare la leva del cambio da un rapporto a quello successivo, rilasciare la frizione, premere l’acceleratore. Ma nonostante ciò, quando ritorni sull’acceleratore sembra che il sei cilindri boxer abbia più corpo, quasi se magicamente il cambio manuale aggiungesse un litro di cilindrata in più.

La conclusione? Non è vero che il PDK sia una cambio incapace di suscitare emozioni. Anzi: è coinvolgente in tutte le situazioni e non c’è una sola critica che possa colpirlo. Tuttavia con il cambio manuale dopo ogni chilometro sembra di averne percorsi tre dato che nel complesso amplifica l’esperienza di guida. Tuttavia la vera risposta è che il tutto dipende dall’impiego a cui intendete sottoporre la vostra GT3. Se siete coloro che soventemente si recano tra i cordoli di un circuito allora non potrebbe esserci scelta migliore del PDK, mentre se l’utilizzo che ne fate è prevalentemente stradale una manuale potrebbe essere motivo di grande soddisfazione.

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