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PRIME IMPRESSIONILa Volvo XC60 è atterrata su un altro pianeta

25.10.17 - 06:00
Spiccatamente lussuosa e tecnologica, ripropone in formato ridotto gli straordinari contenuti della XC90, aggiungendo inoltre qualche importante novità sul fronte della sicurezza.
La Volvo XC60 è atterrata su un altro pianeta
Spiccatamente lussuosa e tecnologica, ripropone in formato ridotto gli straordinari contenuti della XC90, aggiungendo inoltre qualche importante novità sul fronte della sicurezza.

Longeva e apprezzata. È sicuramente la definizione più azzeccata per la Volvo XC60, primissimo SUV realizzato dal costruttore svedese e ora di proprietà cinese, che in nove anni è diventato nientemeno che il SUV premium di taglia media più venduto in Europa. Un successo che è stato di pari livello anche nel resto del mondo con quasi 1 milione di esemplari venduti come pure in Svizzera, in cui la XC60 è stata per sette anni il modello più venduto di Volvo. E questo, come detto in apertura, con un modello che è restato in produzione per nove anni senza aver mai subito profondi aggiornamenti.

Con l’introduzione rinnovata della Serie “90” – di cui fanno parte S90, V90 e XC90 – Volvo ha dimostrato al mondo il suo vero potenziale quale costruttore di vetture lussuose e altamente tecnologiche, che di riflesso hanno fatto invecchiare di colpo tutti gli altri modelli. Non stupisce quindi che in Svezia abbiano deciso di fare della nuova XC60 una sorta di XC90 in formato ridotto, tanto che le due vetture sono di fatto parenti strette sia nell’aspetto che nei contenuti. E questo è davvero un gran complimento. Certo il design riprende il nuovo corso stilistico del marchio e anche l’abitacolo, al cui centro spicca il grande schermo verticale dell’infotainment, ricalca quello della sorella maggiore sia nello stile che negli arredi, caratterizzati da materiali davvero pregiati. Tuttavia con la sorella maggiore condivide anche la base tecnica, dal pianale modulare ai propulsori passando per trasmissioni e sistemi di assistenza alla guida. Questi ultimi sono stati ulteriormente aggiornati introducendo alcune interessanti primizie. Se prima i dispositivi di sicurezza attiva si limitavano a frenare  in caso di emergenza, la grande novità è che in determinate situazioni ora interviene pure lo sterzo. Questo vale per la tranquilla guida semi-autonoma attiva fino a 130 km/h su strade ben marcate, come pure nelle più spinose situazioni d’emergenza. Lo sterzo interviene infatti con un impulso in caso di potenziale collisione tra 50 e 100 km/h per evitare l’oggetto contro cui si sta impattando, è in grado di riportare la vettura nella propria carreggiata qualora si stia per verificare uno scontro frontale con un veicolo che procede in senso opposto come pure intervenire nel caso in cui stia per avvenire un impatto con un veicolo nell’angolo morto riposizionando la vettura correttamente nella propria corsia.

Volvo offre quindi un bel plus in termini di sicurezza ma non si dimentica nemmeno della sua vocazione premium, come apprendiamo non appena ci sediamo a bordo. Qui ad attendervi c’è un abitacolo rifinito di tutto punto, caratterizzato da una qualità assoluta da vera vettura di lusso. Tanto che in moto, considerando anche la comodità e la silenziosità, ti sembra di stare su una XC90 in formato ridotto infondendo quella piacevole sensazione di benessere. Con la differenza che tra le curve è ovviamente più agile e pronta nel cambiare direzione, percettibilmente più leggera e con un baricentro più basso. Anche in questo caso possono aiutare le sospensioni regolabili, le quali in “Dynamic” si irrigidiscono mantenendo però una buona capacità di smorzamento e assicurando una buona tenuta, sempre sicura e controllabile, che grazie alla comunicatività crea una sensazione di guida pressoché unica che si può ritrovare solo al volante di una Volvo. Sebbene il motore a benzina più potente (il T6 da 320 cavalli) abbia dalla sua delle belle prestazioni e un sound vagamente sportiveggiante, il più potente tra i turbodiesel (il D5 da 235 cavalli) resta la scelta migliore anche perché è spontaneo e reattivo, svolgendo a pieni voti qualsiasi dovere. E a proposito di doveri, va detto che l’accessibilità e l’abitabilità a bordo della XC60 non lascia spazio a critiche, tanto che dietro come davanti troviamo un ambiente curato nei minimi dettagli con pure quattro bocchette di aerazione. Senza dimenticare l’ottimo impianto audio firmato Bowers & Wilkins che si rivela sempre un ottimo compagno di viaggio.

La XC60 è stata quindi oggetto di un importante salto generazionale che la proietta su un livello ancora più alto, sia in termini di pregio che tecnologico: i prezzi partono infatti da 54'000 franchi e tra le motorizzazioni spicca pure un plug-in ibrido da 407 cavalli.

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