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APPROFONDIMENTODieselgate: ecco cosa è stato fatto e cosa si farà in Svizzera

26.02.16 - 14:27
Dalle modifiche tecniche (approvate dall’USTRA) ai primi interventi di ripristino.
Dieselgate: ecco cosa è stato fatto e cosa si farà in Svizzera
Dalle modifiche tecniche (approvate dall’USTRA) ai primi interventi di ripristino.

Il Dieselgate ha scatenato una vera e propria bufera, su questo non ci piove. Lo dimostra già solo il fatto che a Wolfsburg metà della dirigenza del gruppo o del marchio Volkswagen è stata licenziata. Cosa è successo lo sappiamo tutti: per qualche settimana la stampa ha scritto senza tregua, seppur incappando qualche volta in clamorose disinformazioni; questo è il prezzo da pagare quando ad occuparsi di vicende automobilistiche è la stampa generalista e non quella specializzata. Ma una volta emerso il problema, come è stato risolto?

Come ben sappiamo al centro della vicenda vi è una famiglia di motori turbodiesel siglata EA189 (Entwicklungs Auftrag 189, ovvero ordine di sviluppo numero 189) declinata in cilindrate di 1.2, 1.6 e 2 litri. Una famiglia di motori che ovviamente – sfruttando le economie di scala – è stata largamente utilizzata all’interno dell’intero gruppo ed è così distribuita: 45% su VW, 20% su Audi, 20% su Skoda, 8% su SEAT e 7% su VW Veicoli Commerciali. Le diverse cilindrate e i diversi livelli di potenza di questo motore, ripartiti sui diversi marchi e rispettivi modelli e le numerose versioni, con in più l’aggiunta dei diversi tipi di trasmissioni disponibili ha fatto si che in totale vi siano qualcosa come 1'600 varianti (!) che necessitano di un aggiornamento. Un aggiornamento che, una volta messo in atto, ha ovviamente dovuto soddisfare i requisiti dell’ufficio federale della motorizzazione civile tedesco (KBA). I test di fattibilità ovviamente non sono stati facilmente attuabili, dato che la grande quantità di queste milleseicento varianti non sono più in produzione ed è quindi stato arduo recuperare le apposite “cavie”. Risolto questo problema non indifferente a Wolfsburg e nei diversi centri tecnici hanno iniziato a lavorare e stanno ancora lavorando sfornando qualcosa come 20 Software aggiornati ogni settimana.

Nel caso delle varianti da 1.2 e 2 litri l’intervento necessario si limita all’aggiornamento di un software che richiede meno di mezz’ora di lavoro. Per la variante da 1.6 litri, oltre all’aggiornamento del software, sarà inoltre montato uno stabilizzatore di flusso nel tubo d'aspirazione, con un intervento che richiederà nel complesso circa 45 minuti. Tutti interventi che l’ufficio federale delle strade (USTRA), il quale è stato sin da subito in continuo e stretto contatto con il citato KBA tedesco, ha approvato e reso obbligatorie, il che significa che ad un veicolo coinvolto che non eseguirà tale aggiornamento potrà essere vietato di circolare.

Quella del Dieselgate è ovviamente una vicenda che ha reso necessario un bel po’ di ore di straordinario pure ai vari importatori, come AMAG nel caso della Svizzera, che per la questione ha addirittura agito creando un’apposita task force tra i vari quadri specializzati nei diversi settori coinvolti, dalla tecnica alla comunicazione. AMAG infatti non ha colpa per quanto accaduto, ma ha ovviamente l’obbligo morale di provvedere che tutti gli interventi tecnici si svolgano nel migliore dei modi. Lo stesso ce lo conferma Morten Hannesbo, amministratore delegato di AMAG: “Noi non siamo il problema, ma la soluzione. Il fatto che non siamo direttamente responsabili di quanto successo, ma che al tempo stesso stiamo dando del nostro meglio per porre rimedio al problema, è stato percepito positivamente dalla nostra clientela. Vogliamo far si che il nostro gruppo ne esca rafforzato venendo incontro ai nostri clienti e rendendo questo interventi straordinario – naturalmente gratuito – il più semplice e gradevole possibile.”

Gli interventi tecnici hanno preso da poco il via anche in Svizzera, inizialmente per il 2 litri del pick-up Amarok. Anche in questo caso si emettono i richiami per l’intervento a blocchi di venti versioni la settimana. Tra poche settimane toccherà alla Passat, seguiranno tutti gli altri 2 litri che nel complesso rappresentano il 76,6% degli interventi. L’aggiornamento per la versione da 1.2 litri (0,6% degli interventi) prenderà il via durante la settimana 22 (giugno) mentre quella da 1.6 litri (22,8% degli interventi) inizierà nel mese di settembre (settimana 36). Durante questi interventi AMAG ha cercato soluzioni per garantire l’eventuale mobilità della clientela con veicoli sostituitivi o trasporto pubblico, organizzando dei “Drive-In” al sabato con piccolo rinfresco offerto, Wi-Fi e angolo d’intrattenimento per i bambini.

 

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