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La Svizzera è fra le nazioni in cui si effettuano meno trapianti.
La donazione di organi non è una argomento affatto scontato. Me ne sono accorta parlando con amici e confrontando i dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica, dove la Svizzera si trova agli ultimi posti nella graduatoria europea dei trapianti.
Nel 2010 sono decedute in Svizzera circa 62'000 persone e i prelievi di organi sono stati 98. Pensate che una persona potrebbe salvare fino a 7 pazienti e non c’è limite d’età per diventarlo, infatti il 41% dei donatori ha più di 60 anni.
Nel caso una persona non abbia espresso il proprio volere (l’11% dei donatori l’ha fatto tramite tessera), sono i congiunti a dover decidere, e il 65% delle persone ha in seguito acconsentito all’esportazione di organi dal proprio caro.
La donazione può avvenire anche da vivente (midollo osseo, rene e parte del fegato) e nel 2010 ha coinvolto 116 persone. Nella maggioranza dei casi si è trattato di persone imparentate con il ricevente, ma ci si può proporre come donatore vivente in qualsiasi momento.
Per ovviare alla carenza di donatori alcuni hanno pensato di renderla obbligatoria fino a dichiarazione contraria, solo che questo andrebbe contro il diritto fondamentale di disporre liberamente del proprio corpo. Un’altra proposta sarebbe quella di remunerare la donazione ma gli specialisti la respingono a gran voce ritenendola ingiusta e vietata dalla legge svizzera.
Voi cosa ne pensate? Cosa può spingere una persona ad accettare o meno la donazione di organi di un proprio caro? I vostri, li donereste?
Fateci sapere!
