Cerca e trova immobili

CANTONEIl futuro è fare rete: ma stavolta il web non c'entra

20.03.17 - 06:51
Apprendistati divisi su più aziende per ammortizzare i costi e moltiplicare i benefici: il commercio già lo fa, ma l'idea è da estendere.
Fotolia
Il futuro è fare rete: ma stavolta il web non c'entra
Apprendistati divisi su più aziende per ammortizzare i costi e moltiplicare i benefici: il commercio già lo fa, ma l'idea è da estendere.

BELLINZONA - Per una volta, la rete non è internet. È interazione, relazione nel mondo reale, opportunità che nasce dal fare qualcosa insieme nel mondo reale: concetto vecchio ma mai superato, datato ma sempre attuale, se lo rispolvera e utilizza nella sua declinazione più pratica e necessaria. Per esempio quando trovare un posto dove imparare il lavoro dei sogni è sempre più un'impresa, davanti ad aziende che rinunciano a formare, disincentivate dalle difficoltà e dai costi.

Così, i ristoratori del Canton Vaud hanno studiato la loro soluzione che presentano come innovativa, «progetto pilota» dal 2018: anche se in Ticino è realtà già da un decennio, nel settore del commercio, dove l'"Associazione reti aziende formatrici", sede a Bellinzona, dal 2007 opera nell'applicare lo stesso principio: dividere l'apprendistato dell'allievo su più aziende formatrici, invece di affidarne il carico a una soltanto. «Il giovane viene assunto da noi – spiega uno dei due coordinatori Marco Ricci – che ce ne assumiamo la responsabilità. L'azienda si impegna con l'associazione, per un anno solo invece di tre».

Così che l'onere finanziario sia più circoscritto: anche se, riflette Ricci, i soldi non sono il principale motivo della diffidenza a occuparsi dei ragazzi. «L'aspetto economico incide: ormai un apprendista costa 12mila franchi l'anno. Così come gli aspetti burocratici: oggi formare qualcuno non è semplice come una volta, i requisiti sono cresciuti. Ma il vero problema sono le brutte esperienze avute: e la mancanza di motivazione di chi arriva e non si impegna a sufficienza». 

Una pecca di alcune professioni, usate magari come ripiego da chi non ha ancora le idee abbastanza chiare. «Di solito, chi sceglie di fare per esempio l'agricoltore è perché è convinto». Ma, al di là delle premesse e i motivi, la rete può essere un'opportunità da sfruttare anche altrove. «Allargarci? Sarebbe da fare. Abbiamo avuto abboccamenti con il settore gastronomico e della comunicazione visuale. Poi non se n'è fatto nulla».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE