Capita a una famiglia su tre alle prese con le richieste sempre più esose dei figli, l'esperto: «Non vogliono frustrarli»
ZURIGO - Ma che Lego e Playmobil, oggi i bambini per Natale chiedono regali sempre più costosi. Che si tratti dell'ultimo iPhone o una console di videogiochi, si parla spesso e volentieri di centinaia e centinaia di franchi.
E finisce che, per non deludere la loro prole, i genitori svizzeri si indebitano. Stando al un rapporto della società di recupero crediti Instrum Justitia l'anno scorso il 28% degli svizzeri ha chiesto un prestito sotto Natale per comprare i regali ai figli. Il motivo? Si sentivano «estremamente sotto pressione».
Particolarmente a rischio, riporta lo studio, i giovani genitori di 18-34 anni. Fra gli acquisti preferiti troviamo appunto gli smartphone (82%), vestiti di marca (26%) e scarpe (25%). Tutti prodotti, spiega Intrum Justitia: «Particolarmente desiderati dai più giovani proprio perché sono status symbol sui social media».
Ma come mai mamme e papà mettono a rischio le proprie finanze per un regalo di Natale? «In una società dei consumi come la nostra per i genitori è particolarmente difficile rendersi conto di non poter soddisfare i desideri dei loro figli. Molti di loro hanno paura di frustrarli se non gli fanno trovare sotto l'albero il dono desiderato», spiega a 20 Minuten Sébastien Mercier di Consulenza Debiti Svizzera.
Un timore forte anche (e soprattutto) se già ci sono pochi soldi: «La pressione è effettivamente forte, e la pubblicità non aiuta affatto. Diversi sentono di non essere buoni genitori se non fanno felici i propri figli e questo è vero specialmente se la famiglia non naviga proprio nell'oro».
Un serpente che si morde la coda, quindi? «Non per forza», conclude Mercier, «Le mamme e i papà dovrebbero parlare dei soldi e della loro importanza con i figli, è una cosa che loro possono capire – parlo per esperienza personale – e adeguare le proprie richieste».