Attenti al 24 novembre: a volte il prezzo proposto è addirittura più alto che durante il resto dell'anno
LUGANO - Vetrine apparecchiate già da giorni, con lo slogan e la percentuale degli sconti; offerte che si prolungano sull'arco di una settimana, in anticipo come a posteriori; ma soprattutto, affari che sono mezzi inganni, in più d'un caso. Il dubbio, a questo punto, è legittimo: e se il Black Friday fosse una grande presa in giro? Un bluff? Uno specchietto per le allodole e per clienti ingenui, che non verificano il prezzo originario e l'effettivo ribasso?
Lo scorso anno, un'indagine dei consumatori inglesi su un campione di prodotti aveva rivelato che sei su dieci erano stati venduti a un prezzo almeno pari, se non addirittura più elevato, rispetto al resto dell'anno. Il "rischio truffa" è stato raccolto e rilanciato nel frattempo in diversi Paesi del mondo. In Svizzera, tocca alla piattaforma di confronto Blackfridaydeals.ch tentare di mettere in guardia, invitando a comparare e approfondire.
Rivenditori bugiardi? Non esattamente. Casomai un po' subdoli: applicano lo sconto sul prezzo consigliato dal produttore, non di rado più alto di quello reale di mercato. «Le disparità si riscontrano soprattutto nel settore multimediale ed elettronico», dice a 20 Minuten Julian Zrotz di Blackfridaydeals.ch, invitando a non cadere in «trucchi psicologici».
Auspicio non così semplice da soddisfare, visto che solo l'idea di pagare qualcosa meno di quel che vale, verità o menzogna che sia, incoraggia acquisti compulsivi. Annulla i sensi di colpa, tanto più davanti al fatto che il tempo è tiranno e se non si conclude subito, ci si convince, un prezzo migliore non si strapperà più. Come può essere possibile? «I numeri ci corteggiano», dice Mirjam Hauser, consulente della Società di ricerche di mercato innovative.