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SVIZZERAPubblicità mirata presto in tv?

30.10.17 - 15:20
La nuova ordinanza è stata posta oggi in consultazione. Dura la reazione da parte della stampa svizzera
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Pubblicità mirata presto in tv?
La nuova ordinanza è stata posta oggi in consultazione. Dura la reazione da parte della stampa svizzera

BERNA - La SSR e le emittenti private titolari di una concessione devono poter trasmettere pubblicità mirata. È una delle novità previste dalla nuova Ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV) posta oggi in consultazione dal Dipartimento federale delle comunicazioni (DATEC) fino al 16 febbraio.

In una nota, il DATEC precisa che gli spot potranno essere orientati in base alla categoria di pubblico: i gruppi potranno essere composti da persone con gli stessi interessi - ad esempio sportivi o appassionati di gastronomia - oppure stabiliti sulla base di criteri demografici, per esempio pubblicità destinate agli ultra cinquantenni. La diffusione di pubblicità mirata prima, dopo e durante trasmissioni per bambini non sarà invece ammessa.

La SSR non potrà tuttavia mirare a gruppi costituiti su base regionale «per tutelare le altre imprese mediatiche». Sulle sue reti, inoltre, sui 12 minuti di pubblicità massimi all'ora attualmente consentiti, quattro al massimo potranno essere spot mirati.

La modifica d'ordinanza prevede poi per la SSR l'obbligo di ampliare le prestazioni per persone affette da deficienze sensorie, conformemente all'accordo sottoscritto in settembre. Pure precisate le basi per il sostegno finanziario all'Agenzia Telegrafica Svizzera (ats). La principale agenzia di stampa del Paese dovrebbe ricevere 2 milioni di franchi all'anno quale contributo alla qualità dell'informazione locale e regionale. Il sostegno sarà vincolato da un accordo sulle prestazioni.

Dure critiche dalla stampa svizzera - L'associazione degli editori svizzero-tedeschi Stampa Svizzera (Schweizer Medien) ha subito reagito criticando duramente la proposta di lasciare alla SSR la possibilità di trasmettere pubblicità mirata che andrebbe «chiaramente a scapito del settore privato». Tale decisione - sottolinea l'organizzazione - dovrebbe poi essere presa dal Parlamento.

Per Stampa Svizzera lo scopo del DATEC è legittimare politicamente e giuridicamente Admeira, la controversa joint venture di Swisscom, Ringier e SSR per la commercializzazione congiunta di spazi pubblicitari. L'associazione ritiene inoltro poco lungimirante l'annuncio odierno, in particolare in vista della votazione sull'iniziativa popolare "Abolizione del canone Billag" prevista il 4 marzo.
 

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COMMENTI
 

Thor61 6 anni fa su tio
Se i dirigenti SSRG si comportano così davanti ad un referendum, non voglio pensare e immaginare, cosa faranno se non divesse passare il SI nel suddetto referendum.
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