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CANTONE/CONFEDERAZIONEIl Tetra Pak non è più un rifiuto: da oggi lo puoi riciclare

24.05.17 - 06:15
Ticino capofila nell'iniziativa avviata da Aldi Suisse, che trasforma le sue filiali in centri di raccolta dei cartoni per bibite. E Migros potrebbe presto seguire
Il Tetra Pak non è più un rifiuto: da oggi lo puoi riciclare
Ticino capofila nell'iniziativa avviata da Aldi Suisse, che trasforma le sue filiali in centri di raccolta dei cartoni per bibite. E Migros potrebbe presto seguire

LUGANO - Finora, venivano gettati come spazzatura nel cestino; con buona pace dell'89% degli svizzeri che, giurano i sondaggi, avrebbe voluto riservare loro opposto destino. Adesso, servirà solo il tempo di cambiare vecchie abitudini: e consegnarli in uno degli undici centri che s'inaugurano in queste ore in Ticino. 

185 in tutta la Svizzera entro fine 2017 - Tante quante le filiali Aldi Suisse, che si è fatta promotrice dell'iniziativa senza precedenti di raccolta e riciclaggio dei cartoni delle bibite, meglio noti al grande pubblico con il marchio Tetra Pak. L'esperimento, tentato l'estate scorsa nella Svizzera orientale con le prime installazioni, ha convinto. E il Ticino, per una volta, è stato individuato ed eletto quale attore principale del prosieguo; tanto che, in sordina, mentre gran parte del resto della Confederazione ancora attende, i primi punti di conferimento della Svizzera italiana sono già operativi, all'esterno dei negozi. Pronti ad accogliere tutti: compresi i clienti e le confezioni di prodotti altrui.

700 milioni di cartoni all'anno - Con un bacino potenziale di 700 milioni di cartoni in commercio in tutta la Svizzera, quando l'opzione sarà attiva - entro la fine dell'anno - in tutte le 185 filiali, si potranno ammortizzare costi che finora hanno impedito ad altri di tentare analoga via. «Trattandosi di un prodotto trattato con silicone e stagnola, necessari a contrastare l'umidità e renderlo adatto agli alimenti, il materiale non è solubile e recuperare le fibre di cartone è impossibile se non in impianti sofisticati e costosi – da Davesco spiega Mirko Bordoli dell'azienda di smaltimento Vismara & Co – In Ticino non esistono: non ci sarebbe la massa critica».

Il 75% può tornare a essere "puro" cartone - Ma quel 75% di cartone riciclabile, da trasformare preferibilmente in cartafrutta - per gli shopper e la cancelleria - o in ecoallene - da reimpiegare nell'edilizia e nella bigiotteria -, ha stuzzicato il discount elvetico, che conta di convincere del tutto gente già sensibile al tema offrendo un sistema di «raccolta congiunta». Non un ripiego, ma una scelta e un'opportunità, assicurano i portavoce di Aldi: per agevolare i consumatori, nello stesso contenitore potranno cioè essere gettate anche bottiglie di plastica non Pet, come quelle dei detersivi, altra raccolta atipica che in Ticino non è una novità ma resta una rarità, introdotta da Migros.  

Migros: «Siamo pronti alla svolta» - La quale, battuta in quest'occasione sul tempo, è al lavoro per dare seguito a quanto iniziato da Aldi: «La ditta Häusle AG di S. Gallo, nostro smaltitore ufficiale per il cartone e la carta, al momento sta facendo dei test e, se i risultati saranno positivi, si procederà con la raccolta differenziata anche del Tetra Pak – annuncia Luca Corti, responsabile comunicazione e cultura di Migros Ticino –  Si tratta di confezioni composte da cartone al 75%, polietilene al 20% e alluminio al 5%: le cartiere devono apportare delle modifiche ai loro impianti, per consentire la separazione dei tre materiali. Nei prossimi mesi potrebbe esserci una svolta».

Addio Ticino: i cartoni vanno in Svizzera orientale - Alla Congefi di Giubiasco, che già collabora con Aldi Suisse per la raccolta di cartone e rifiuti indifferenziati, qualche Tetra Pak in verità già arriva: ma per un'iniziativa sporadica, non sistematica, e ancora troppo modesta. «Se ce lo portano già separato, lo prendiamo e lo consegniamo alle ditte italiane o della Svizzera interna che lavorano con impianti adeguati - puntualizza il direttore Gilberto Ghezza - Capita, ma i numeri sono bassissimi e i costi troppo elevati. Due tonnellate al mese, serve un indotto più grande». Così, per ora, i cartoni del Ticino recuparati da Aldi finiranno in Svizzera orientale: dove le varie tipologie verranno smistate, il cartone ritornerà cartone e alluminio o plastica, invece, bruciati per produrre energia elettrica.

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