La data fissata per il 15 giugno potrebbe slittare di un anno
BRUXELLES - La data fissata era quella del 15 giugno 2017. Ora il giorno della cessazione del roaming nei paesi dell’Unione Europea potrebbe slittare di un anno. Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea Berec, come riporta il Corriere della Sera, gli operatori telefonici non sarebbero ancora pronti ad adeguarsi alla normativa.
È da dieci anni che l’Ue lavora a questo progetto, con passi intermedi al fine di ridurre progressivamente i costi aggiuntivi delle chiamate all’estero, per poi arrivare all’azzeramento.
Come spiegato, oggi il roaming vale circa 5 miliardi l’anno - le associazioni dei consumatori dicono 8,5 - l’azzeramento del sovrapprezzo dovrebbe essere possibile grazie all’intesa sulle nuove tariffe all’ingrosso che gli operatori europei si applicano tra di loro per offrire i servizi ai clienti quando sono all’estero.
I limiti fissati sono 7,7 euro a gigabyte per il traffico dati, 0,032 al minuto per le telefonate, 0,01 per gli sms.