Dal pricing dinamico allo shopping con occhiali Vr: ecco come Coop vuole cambiare il nostro approccio agli acquisti
BASILEA - Che la tecnologia stesse cambiando le nostre abitudini, non v’era dubbio. Che stesse rivoluzionando il nostro approccio agli acquisti, neppure. Ma in quale modo si trasformerà un’esperienza familiare come la spesa al supermercato, da sempre calibrata sulle esigenze, i gusti e i tempi di ciascuno? Qualcosa in proposito ha da dirla Coop, che in sordina studia la sua proposta al consumatore. Parola d’ordine? Digitalizzazione: neanche a dirlo.
Joos Sutter, ceo di Coop, come sarà il negozio del futuro?
«Avrà colori caldi, cartellini dei prezzi digitali, pannelli di visualizzazione Lcd. I clienti potranno ricevere e rielaborare molte più informazioni sul proprio smartphone. L’importante è riuscire a utilizzare la tecnologia a loro beneficio, nella routine quotidiana».
A che cosa sta pensando?
«Al pricing dinamico, ad acquisti con occhiali Vr. Attualmente stiamo testando un servizio di consegna in giornata. O il ritiro della spesa di rientro dal lavoro, in una filiale comoda al pendolare. Con aree di servizio posizionate in maniera strategica».
Dopo i punti vendita pensati per i pendolari in stazione, vedi Bellinzona da domani, Coop offrirà nuovi servizi in autostrada?
«Senza dubbio. Non è escluso che presto vengano aggiunte altre aree di servizio come stazioni di pick-up».
Confida sulla buona risposta dei clienti?
«I quattrocento clienti “di prova" che abbiamo selezionato hanno dovuto firmare un accordo di riservatezza in anticipo. Ma posso dire che il feedback è stato tremendamente buono».
Quanto alla conversione dei vecchi negozi?
«Sarà fatta gradualmente. Il nostro concetto di negozio è molto prezioso e ha una speranza di vita intorno ai quindici anni».