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Primo caso al mondo, Boston li ha affidati ai ragazzi: decideranno, insieme, come spenderli per migliorare la città.
BOSTON - Dalla Casa Bianca ci scherzano su: «Vengono qui per la pizza». La mangiano prima di entrare in riunione: un paio d'ore dopo la scuola per decidere come spendere un milione di dollari. «Poi restano per il potere», sorride l'ex consigliere Hollie Russon Gilman, mentre alla Harvard Kennedy School parla di "bilancio partecipativo".
Una formula già diffusa negli Stati Uniti: da quanto, nel 1989, Porto Alegre – Brasile – fece da apripista. Ci si siede attorno a un tavolo, insieme: e insieme si riflette su come impiegare il denaro della propria città. In venticinque anni e oltre ci hanno provato oltre 1500 città nel mondo: ma solo Boston ha avuto il coraggio di affidare il budget destinato ai miglioramenti urbani, un milione di dollari, ai giovani. Quando gli uffici chiudono, il municipio è loro. Aprono il laptop, divorano un trancio di pizza e cominciano a discutere.
L'idea ha radici più lontane: ma è solo nel 2014, con l'elezione di Martin Walsh, che ha preso il via. E di recente ha dato i primi frutti. Oltre 700 i progetti abbozzati quest'anno dai comitati di cosidddetti "change agents": fra i quali è arrivato il momento di scegliere. Si voterà a maggio: ma le urne saranno aperte solo per chi ha più di 12 e meno di 25 anni.
Parchi pubblici, attrezzature per le scuole, stazioni per ricaricare d'acqua le bottiglie: fra tante idee un po' presuntuose e presto scartate, sono queste le intenzioni che ricevono più gradimento. Una scommessa per una città che deve spendere altri 100mila dollari per staff, consulenze dedicate e materiali forniti: perché va bene credere nei giovani, ma senza lasciarli poi del tutto soli.
