Secondo il presidente del consiglio di amministrazione il futuro è negli alimenti funzionali
BERNA - Il presidente del consiglio di amministrazione di Nestlé Peter Brabeck è convinto che il futuro del gruppo non sia nella pasta o nei pomodori in scatola, ma negli alimenti funzionali (ossia quelli ricchi di molecole con proprietà benefiche per la salute). Nei prodotti universali, la multinazionale non è infatti sufficientemente competitiva.
"Dobbiamo chiederci se Nestlé sia l'azienda giusta per i prodotti universali", ha affermato Brabeck al SonntagsBlick. E per il presidente del cda la risposta è "no".
Secondo lui, Nestlé ha investito troppo nella ricerca per produrre alimenti che praticamente chiunque può fabbricare. "Siamo stati il più grande produttore di pomodori in scatola al mondo, ma oggi abbiamo solo una fabbrica", ha osservato Brabeck. Gli stabilimenti che producono pastasciutta sono stati tutti venduti e il gruppo non è più presente nemmeno nel commercio del vino.
"Nestlé dovrebbe ritirarsi dal segmento di prodotti che non offrono valore aggiunto ai clienti e dove non può essere richiesto un prezzo elevato", ha aggiunto Brabeck. Nestlé deve invece investire in prodotti innovativi, che combinano nutrizione e salute.
Creata cinque anni fa, la Divisione Health Science è in forte crescita. Il gruppo offre prodotti per le persone che sono in sovrappeso, che hanno problemi di digestione e per i portatori di malattie specifiche.