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FRANCIA/SVIZZERAUBS: confermata la cauzione di 1,1 miliardi di euro

22.09.14 - 15:42
La Corte d'appello di Parigi ha confermato oggi la richiesta di garanzia
KEYSTONE/Steffen Schmidt
UBS: confermata la cauzione di 1,1 miliardi di euro
La Corte d'appello di Parigi ha confermato oggi la richiesta di garanzia

PARIGI - UBS dovrà effettivamente versare una cauzione miliardaria alla giustizia francese nell'ambito del contenzioso fiscale in atto: la Corte d'appello di Parigi ha infatti confermato oggi la garanzia di 1,1 miliardi di euro richiesta dai magistrati nell'ambito dell'inchiesta in cui la grande banca svizzera è indagata per riciclaggio aggravato del provento di frode fiscale.

Contattata dall'ats, UBS non ha commentato la decisione odierna. L'istituto aveva presentato ricorso, ritenendo che l'ammontare della cauzione richiesta fosse "senza precedenti e ingiustificata". Venivano contestati sia il fondamento giuridico del provvedimento che il metodo di calcolo.

Ma la giustizia ha ora confermato l'orientamento dei giudici che avevano firmato un'ordinanza in cui si imponeva il pagamento entro il 30 settembre, hanno indicato fonti del tribunale alle agenzie Reuters e Afp. Stando a quanto in passato affermato dalla procura la cauzione era stata fissata sulla base dell'entità della possibile multa.

L'istituto elvetico, secondo fonti giudiziarie citate dai media francesi, è accusato di aver consentito per diversi anni - dal 2004 al 2012 - ad alcuni suoi agenti commerciali di recarsi dai più facoltosi clienti in Francia, in violazione della legge, per proporre loro meccanismi con cui occultare parte dei loro depositi oltre frontiera. Per nascondere le transazioni sarebbe stata messa in campo anche una doppia contabilità.

In luglio la banca è stata incriminata per riciclaggio aggravato, in francese "mise en examen". Si tratta del provvedimento adottato dal giudice istruttore nei confronti di un indagato contro cui esistono indizi gravi o concordanti di partecipazione a fatti suscettibili di costituire un reato. Non è ancora l'incriminazione formale con rinvio a giudizio ("mise en accusation").

Le indagini contro UBS erano partite all'inizio del 2012. La banca era già stata incriminata nel giugno 2013 per vendita a domicilio ("démarchage") bancaria o finanziaria illecita. Allora la cauzione fissate era stata però molto inferiore, di 2,875 milioni.

ats

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