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SVIZZERACercare casa: chi cerca trova...dopo 5 mesi

25.02.14 - 09:02
Ammonta a ben cinque mesi il tempo che gli svizzeri impiegano in media per la ricerca di un nuovo appartamento. Per di più, quasi una persona su tre spende nel canone d’affitto più di un quarto del reddito mensile
Ti Press
Cercare casa: chi cerca trova...dopo 5 mesi
Ammonta a ben cinque mesi il tempo che gli svizzeri impiegano in media per la ricerca di un nuovo appartamento. Per di più, quasi una persona su tre spende nel canone d’affitto più di un quarto del reddito mensile

ZURIGO - Non è raro che la ricerca di una nuova abitazione richieda molto tempo e metta a dura prova i nervi: in media infatti per trovare un appartamento in Svizzera servono cinque mesi. Gli intervistati hanno visitato circa 9 appartamenti e si sono candidati per 5. Queste sono le informazioni principali emerse dal sondaggio online del servizio di confronto internet comparis.ch, per cui sono state intervistate circa 2000 persone che tra il 2012 e il 2013 hanno cercato assiduamente una casa o un appartamento tramite un abbonamento di ricerca di comparis.ch. Tra gli intervistati il 70 per cento ha poi avuto successo e ha trovato una nuova abitazione.

Differenza tra città e campagna nel numero di visite e di candidature
L’intensità della ricerca e la frequenza delle visite e delle candidature si differenzia molto a seconda della regione. Chi cerca casa in una città visita molti più appartamenti rispetto a qualcuno che cerca nell’agglomerato o in campagna. In città si visitano in media 10 appartamenti, nei centri abitativi intorno alla città 8 e in campagna 5. Anche nella quantità di candidature si rilevano divergenze non indifferenti: 6 in città, 4 nell’agglomerato e 3 nelle zone rurali. «La ricerca di appartamenti avviene prevalentemente in città, dove di conseguenza anche la difficoltà di trovarne uno è maggiore» riassume i risultati Felix Schneuwly, portavoce di comparis.ch. «Tendenzialmente si rileva che la quantità maggiore di viste di appartamenti o case è concentrata a Zurigo o Losanna».
Per quali motivi, nonostante le difficoltà, gli svizzeri cercano una nuova dimora? Con il 33 per cento le risposte più frequenti a questa domanda si traducono in motivi privati, come la famiglia che cresce, l’età o i vicini. Per il 29 per cento degli intervistati, invece, qualche difetto dell’appartamento o il prezzo sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il 16 per cento, poi, parla di motivi professionali, come il cambio del luogo di lavoro.

Compromessi: più rumore e niente cantina
Anche dopo una lunga ricerca, più della metà degli intervistati ritiene che il nuovo alloggio non soddisfi tutti i punti della propria lista dei desideri. Il 55 per cento è dovuto scendere a compromessi: il 33 per cento paga un affitto più alto rispetto a quanto pianificato, mentre il 23 per cento dispone di una superficie inferiore rispetto a quella che desiderava. Altri punti in cui gli intervistati hanno dovuto rinunciare alle proprie aspirazioni sono il rumore del traffico, l’assenza di balcone, lavastoviglie o cantina.

Un terzo paga affitti troppo alti
La regola generale prevede che per l’affitto dell’appartamento si dovrebbe spendere al massimo un quarto del reddito netto dell’economia domestica. A questa regola si attiene il 35 per cento dei partecipanti al sondaggio, mentre il 28 per cento spende addirittura meno di un quarto e il 31 per cento paga più di un quarto del reddito dell’economia domestica.
L’ammontare dell’affitto mensile, comprese le spese accessorie, rappresenta per circa un terzo degli intervistati un vero e proprio onere nel bilancio dell’economia domestica. Per poter sostenere questi costi ci si limita in altre spese. Gli intervistati reagiscono prevalentemente con due misure di risparmio per compensare l’ammontare dell’affitto: il 31 per cento di tutte le risposte fornite si riferisce alla rinuncia a cene al ristorante e uscite, il 27 per cento alle vacanze.

Anche se a causa degli affitti le vacanze diventano più corte o più economiche o vengono addirittura eliminate, «secondo il nostro sondaggio il 95 per cento degli intervistati è soddisfatto della nuova abitazione, nonostante i compromessi e le limitazioni finanziarie. Date le circostanze, le vacanze sul balcone non sono poi così male» commenta il portavoce di Comparis Schneuwly.

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