L'azione, svelata dal vicepresidente della Bns Fritz Zurbrügg, è pensata per contrastare l'effetto causato dal crollo della lira turca
ZURIGO - La Banca nazionale svizzera (BNS) è pronta ad agire per far fronte al rafforzamento del franco, seguito al crollo della lira turca che ha messo sotto pressione l'euro.
«Gli sviluppi degli ultimi giorni hanno dimostrato che i mercati valutari rimangono fragili», ha dichiarato oggi il vicepresidente della direzione della BNS Fritz Zurbrügg, in occasione della presentazione della nuova banconota da 200 franchi a Zurigo, in risposta a una domanda dei giornalisti.
«A volte questo può portare ad afflussi verso la Svizzera. La nostra politica monetaria, con il tasso d'interesse negativo e la disponibilità ad intervenire se necessario sui mercati valutari, tiene conto di questa fragilità», ha affermato Zurbrügg.
Come noto nel suo ultimo esame trimestrale della situazione economica e valutaria, avvenuto il 21 giugno, la BNS aveva affermato che il franco «ha tuttora una valutazione elevata».
Allora il corso dell'euro era di 1,15 franchi e in luglio è salito fino a 1,17. È poi sceso, con un movimento che si è accelerato in seguito alla crisi in Turchia: lunedì è stata oltrepassata verso il basso la soglia di 1,13: per ritrovare questi livelli occorre risalire all'agosto 2017.