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«L'economia sta migliorando e l'inflazione è destinata a calare» ha dichiarato
BUENOS AIRES - Promuove l'Argentina e i target fissati dal governo. Christine Lagarde apre i lavori del G20 inviando un messaggio rassicurante alla popolazione: l'economia sta migliorando e l'inflazione è destinata a calare. E soprattutto: il piano approvato dal Fondo Monetario Internazionale per l'Argentina prevede un possibile aumento delle risorse a disposizione per i programmi sociali.
Parole per cercare di calmare le critiche sul salvataggio da 50 miliardi di dollari approvato dal Fmi per il Paese. E che arrivano mentre in centinaia invadono, per il secondo giorno consecutivo, le vie di Buenos Aires per dire no al Fondo che «deve andare via». Lagarde schiva le domande su un suo possibile incontro con gli esponenti del potente sindacato Confederacion General del Trabajo, uno dei maggiori del Paese. «Incontriamo i rappresentanti della società civile e i sindacati durante le nostre missioni. Questa non è una missione» dice Lagarde nel corso della conferenza stampa congiunta con il ministro dell'economia argentina Nicolas Dujovne.
«L'obiettivo dell'inflazione deve essere raggiunto. Non ho dubbi sul fatto che i target fissati dal governo siano centrati» aggiunge Lagarde. Il programma approvato per l'Argentina è in vigore da solo un mese e «già ci sono stati progressi in termini di bilancio e di politica monetaria» che si sono tradotti in una ''minore volatilità e una maggiore trasparenza'', mette in evidenza.
Per rafforzare il suo messaggio Lagarde fa riferimento anche all'appoggio al piano da parte della comunità internazionale. L'aiuto del Fmi - spiega Olaf Scholz, il ministro delle finanze tedesco in un'intervista a El Chronista - è stato chiesto a fronte di un deterioramento della fiducia sul mercato: «È opportuno che venga considerato una tappa temporanea con il fine di affrontare le sfide economiche».
L'accordo è «importante per l'Argentina» dice il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, precisando come a suo avviso i fondi messi a disposizione dal Fondo saranno sufficienti al paese, ma se non lo fossero gli Stati Uniti potrebbero valutare un'assistenza ulteriore.
La conferenza stampa sull'Argentina offre a Lagarde la possibilità di fare accenno anche allo stato dell'economia mondiale, sulla quale pesa la minaccia dei dazi che - ribadisce - potrebbero ridurre il pil dello 0,5%. Un accenno anche all'ultimo affondo di Donald Trump contro la Fed: «l'indipendenza delle banche centrali e' importante».
