A lanciare l'allarme è la London School of Economics. I problemi si presenterebbero anche in caso di accordo
LONDRA - Non solo il Camembert francese o il Parmigiano italiano, ma anche i formaggi più comuni, lo yogurt, il burro e il latte potrebbero diventare dei «beni di lusso» nel Regno Unito del dopo Brexit. A lanciare l’allarme è la London School of Economics che, in un recente studio, ricorda come il settore alimentare britannico sia lontano dal riuscire a sfamare il Paese, particolarmente per quanto riguarda il latte e i suoi derivati.
«La nostra dipendenza dai latticini importati significa che una perturbazione nella catena produttiva avrebbe un grande impatto», commenta sul Guardian Ash Amirahmadi, direttore di Arla Foods, una delle aziende che hanno commissionato la ricerca. «È probabile che si registri una penuria di prodotti e un aumento dei prezzi e che vediamo generi di consumo come il burro, lo yogurt, il formaggio e il latte in polvere diventino dei beni di lusso da concedersi solo ogni tanto», aggiunge.
Il rapporto sottolinea come i problemi si presenterebbero sia che Londra non riuscisse a negoziare un accordo con Bruxelles sia che ce la facesse. Nel primo caso il prezzo dei latticini subirebbe un marcato rincaro a causa dei dazi. Nel secondo a rallentare le importazioni e causare maggiori costi di almeno 11 sterline a container sarebbe la dogana a Dover. «I costi del carburante, della manutenzione dei furgoni, della perdita di beni deperibili e l’aumento dei salari dei trasportatori significano che tale stima è la più bassa», precisano i ricercatori.