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Ha segnato più gol, sponsorizzato Francia e Croazia e in queste ore vende alla grande. Azioni su del 3,3%, contro il -5% di Adidas
MOSCA - Ultimi scorci di un mondiale ormai archiviato. C'è chi ha sollevato la coppa e chi ha vinto lo stesso, sia pur in sordina, ribaltando lo svantaggio di partenza. È Nike, che oggi sul sito proclama il suo trionfo sopra l'eterno rivale.
Partner ufficiale Fifa dal 1970, fornitore dei palloni utilizzati nei match e delle divise degli arbitri, Adidas è stato infatti battuto dal gruppo americano... sul campo. Sue le scarpe con cui sono stati segnati oltre cento gol su 169, per dirne solo una. L'altra, per esempio, è che Nike era sponsor sia di Francia sia di Croazia, che si sono contese il titolo di campione del mondo mostrando bel gioco e bel marchio. Associato, fino a ieri, al nome e al volto di Cristiano Ronaldo, ma, da oggi, anche alla rivelazione Kylian Mbappé.
Premia la strategia di legarsi agli uomini e al loro appeal sul web, più importante a conti fatti della pubblicità tradizionale. «Nel 2018 quello che conta è la presenza sui social», ammette Andreas Inderst, analista del broker australiano Macquarie, convinto che le vendite saranno guidate dai follower dei grandi campioni su Facebook, Instagram e Twitter.
Qualcosa si intuisce del resto fin d'ora: «Le vendite stanno andando in modo fenomenale», dichiara Bert Hoyt, responsabile di Nike Europe. E in Borsa il titolo cresce del 3,3% nell'ultimo mese, a confronto del -5% di Adidas.
