Twitter risponde agli appelli per bandire Donald Trump dal sito per i suoi controversi cinquettii
WASHINGTON - «Bloccare un leader mondiale su Twitter o rimuovere i suoi tweet controversi nasconderebbe informazioni che la gente dove poter vedere e discutere. E non zittirebbe quel leader ma certamente ostacolerebbe la necessaria discussione sulle sue parole e azioni».
Così Twitter, pur senza nominare il presidente americano, risponde agli appelli per bandire Donald Trump dal sito per i suoi controversi cinquettii, tra cui quello di sfida nucleare al leader nordcoreano. Prevale "l'interesse pubblico".
«Twitter è qui per servire e contribuire a far avanzare la conversazione globale, pubblica. I leader del mondo eletti giocano un ruolo critico in questa conversazione per il loro enorme impatto sulla nostra società», spiega il social media.
«Noi - prosegue - esaminiamo i tweet dei leader nel contesto politico che li definisce e attuiamo le nostre regole di conseguenza. Nessun account di nessuna persona spinge la crescita di Twitter, o influenza le nostre decisioni. Lavoriamo duro per restare imparziali tenendo a mente l'interesse pubblico».
«Stiamo lavorando per fare di Twitter il posto migliore per vedere e discutere liberamente tutto ciò che conta. Crediamo che questo sia il modo migliore per aiutare la nostra società a progredire», conclude Twitter.