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BERNAAziende svizzere: cambi ai vertici nel 2017

29.12.17 - 11:52
Alcuni di questi hanno provocato sensibili variazioni in borsa, perlomeno sul breve periodo
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Aziende svizzere: cambi ai vertici nel 2017
Alcuni di questi hanno provocato sensibili variazioni in borsa, perlomeno sul breve periodo

BERNA - L'anno 2017 è stato contrassegnato da alcuni cambi della guardia ai vertici delle aziende svizzere, che hanno in parte provocato sensibili variazioni in borsa, perlomeno sul breve periodo.

I mercati hanno ad esempio reagito positivamente alla notizia della nomina di Jan Jenisch alla testa del gigante del cemento LafargeHolcim, mentre l'effetto contrario hanno suscitato le inaspettate dimissioni di Boris Collardi, CEO dell'amministratore patrimoniale Julius Bär, che nel 2018 lavorerà per conto della banca privata ginevrina Pictet. Nel giorno dell'annuncio delle dimissioni, il 27 novembre, il titolo di Julius Bär è scivolato in borsa del 6,39%.

Un nuovo capitolo sta per aprirsi anche per il colosso farmaceutico Novartis: il CEO Joseph Jimenez, alla fine del prossimo gennaio, lascia infatti l'incarico e sarà sostituito da Vasant Narasimhan, cittadino americano di origini indiane responsabile dello sviluppo dei farmaci. L'avvicendamento è stato reso noto il 4 settembre: quel giorno il titolo di Novartis è sceso dello 0,99%.

LafargeHolcim è appunto un'altra grande impresa quotata sul listino principale della borsa svizzera che ha annunciato un cambio alla testa della direzione: da ottobre la carica è ricoperta da Jan Jenisch, ex boss di Sika, subentrato a Eric Olsen, che ha dovuto ritirarsi perché accusato dalla giustizia francese di aver finanziato il terrorismo in Siria nel quadro delle attività del cementificio nel Paese mediorientale dilaniato dalla guerra civile.

La notizia è stata pubblicata il 22 maggio e il titolo LafargeHolcim in quell'occasione ha allungato del 6,34%. Movimento inverso per Sika (-4,03%), che è ora guidata da Paul Schuler, un manager alle dipendenze della società da 29 anni.

In evidenza, in gennaio, anche i cambiamenti intervenuti ai piani alti di Richemont, susseguenti al pensionamento del presidente della direzione Richard Lepeu. Il gruppo ginevrino, attivo nel settore degli articoli di lusso, ha in particolare deciso di sopprimere la funzione di CEO, affidando il management ai direttori dei vari comparti aziendali, che riferiranno direttamente al consiglio di amministrazione.

Tra le aziende più note al grande pubblico da notare la nomina del 47enne Fabrice Zumbrunnen quale nuovo direttore di Migros. Zumbrunnen subentra a Herbert Bolliger che va in pensione a fine dicembre dopo tredici anni alla guida del gigante del commercio al dettaglio.
 
 

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