Cerca e trova immobili

CANTONEIn cerca di un primo lavoro? Vi aiuta jeunes@work, gratis

29.11.17 - 10:00
Al via anche in Ticino un progetto di accompagnamento che vuole valorizzare i talenti e prevenire la disoccupazione
In cerca di un primo lavoro? Vi aiuta jeunes@work, gratis
Al via anche in Ticino un progetto di accompagnamento che vuole valorizzare i talenti e prevenire la disoccupazione

LUGANO - Attenzione: non è un'agenzia di collocamento. «Qui non si viene a portare un curriculum e a trovare un posto. Qui si viene a imparare come cercarlo». Come ci si muove, al debutto in un mondo dove, in fondo, è la prima esperienza quella che conta: «Il primo approccio con la realtà del lavoro lascia un ricordo che dura per sempre», riflette Debora Banchini-Fersini, direttrice della fondazione Ipt (Integrazione Per Tutti) Ticino, creata dai dirigenti d'azienda per «orientare sul piano professionale le persone in transizione».

Un attesa lunga dieci anni, ma «nessun ritardo» - E, da settembre, diretrice anche del progetto jeunes@work, finalmente in partenza dopo lunga attesa. In Svizzera romanda esiste già «da una decina d'anni», qui è arrivato solo ora. «Ritardo? - chiede retorica - Non è un ritardo. Abbiamo dovuto prima trovare sostenitori: i ragazzi vengono seguiti gratuitamente».

«Datevi questa opportunità», prima di considerarvi perduti - Età massima 30 anni, nessun impiego "serio" pregresso. Unico, vero requisito, non essere iscritti alle liste di disoccupazione: «Chiediamo ai giovani di darsi un'opportunità di tre mesi, prima di chiamarsi disoccupati». Un tempo in cui, dopo essersi annunciati tramite candidatura online o telefonica, si riceve il supporto di un coach personale che definisce un «piano d'azione» calibrato su competenze e motivazioni. «Statisticamente, il tasso di successo è dell'85%».

Nove partecipanti, tre hanno già trovato un impiego - Finora, sono nove i partecipanti, età media 20 anni. «Cinque maschi, quattro femmine. Erano dieci, ma uno poi ha preferito continuare la formazione. Di questi, tre hanno già trovato impiego. Gli altri continuano il percorso». Dovesse concludersi prima di avere un'occupazione, non è escluso, «non abbandoniamo nessuno. Ma al termine i ragazzi saranno ormai in possesso degli strumenti con cui poter anche continuare da soli».

Facebook e i social, una risorsa che non ti aspetti - Un «accompagnamento» per neo-diplomati e neo-laureati, personalizzato: che offre linee guida, corregge errori. Laura, per esempio, spulciava solo tra tra «gli annunci di lavoro pubblicati», racconta. «Qui proviamo a insegnare come si amplia la propria rete di contatto - osserva al proposito Debora Banchini-Fersini - Come trasformare le conoscenze, che grazie ai social sono moltissime anche in giovane età, in opportunità. E, a quel punto, come ci si pone davanti a un potenziale datore di lavoro? Ecco a cosa servono i momenti in aula, a Lugano in via Besso. In queste occasioni si confrontano le idee, si simulano colloqui, si preparano i dossier, si ascoltano le aziende e gli imprenditori invitati a confrontarsi con i giovani. L'ultimo incontro è stato la scorsa settimana. Ce ne saranno ancora».

A ciascuno il suo coach, vicino a casa - Quattro coach in tutto, che ricevono a Lugano, Chiasso o Giubiasco a seconda della residenza del giovane; cinque formatori, che si dividono gli incarichi a seconda dell'iter scolasticio di ciascuno. Al momento si annoverano cinque attestati federali di capacità, un bachelor, una scuola alberghiera; l'auspicio è di implementare numero e tipologie di candidati che si rivolgono a jeunes@work. «Abbiamo creato due video promozionali su Facebook, contattato le scuole, contiamo molto sul passaparola. L'importante è sapere che c'è una nuova opportunità, prima di entrare nel circolo della disoccupazione. Non costa nulla, in tutti i sensi».  

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE