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GIAPPONE / LUCERNAUn accordo evita a Schindler una procedura in Giappone

25.11.17 - 10:29
Dopo un incidente mortale nei suoi ascensori, il fabbricante lucernese ha raggiunto un accorso con la famiglia della vittima
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Un accordo evita a Schindler una procedura in Giappone
Dopo un incidente mortale nei suoi ascensori, il fabbricante lucernese ha raggiunto un accorso con la famiglia della vittima

LUCERNA - Schindler ha evitato una procedura giudiziaria in Giappone per un incidente mortale in una dei suoi ascensori nel 2006. Il fabbricante lucernese ha raggiunto infatti un accordo con la famiglia della vittima.

Schindler ha siglato l'intesa davanti a un tribunale di Tokyo per ragioni umanitarie e di responsabilità sociale. L'impresa non ha però nessuna responsabilità giuridica nell'incidente, afferma il sito internet di Schindler.

Il gruppo non ha rivelato la somma dell'indennizzo, ma secondo la Neue Zürcher Zeitung la famiglia chiedeva circa 250 milioni di yen (2,2 milioni di franchi). Una parte dovrà confluire in un fondo di prevenzione.

L'incidente del 2006 costò la vita a un 16enne: al momento di uscire dall'ascensore la cabina si era rimessa in moto mentre le porte erano ancora aperte e il ragazzo rimase schiacciato. La vicenda aveva profondamente scosso il Giappone, diventando un caso nazionale e causando gravi grattacapi alla Schindler, che aveva visto crollare gli ordinativi nel paese asiatico.

Nel 2015, uno dei dipendenti della ditta lucernese fu prosciolto da un tribunale di Tokyo. Furono condannati invece tre dipendenti di di un'altra società di manutenzione, responsabili del controllo dell'ascensore. L'impresa aveva allora sottolineato che l'incidente non era dovuto a un difetto di fabbricazione, ma a lacune nella manutenzione.

L'opinione pubblica giapponese ha però criticato le scuse tardive e la credibilità e gli affari di Schindler ne hanno patito. Nell'aprile 2016 il gruppo ha venduto le attività degli ascensori in Giappone al concorrente americano Otis.

Schindler era sbarcata sul mercato giapponese nel 1985 acquisendo una partecipazione in una società locale, la Nippon Elevator Industry. La sua fetta di mercato non ha mai superato l'1% e il fatturato annuo è rimasto sotto i 100 milioni di franchi.

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