«Da anni» quella tedesca e quella italiana distorcono la realtà, ha affermato il presidente della BCE
FRANCOFORTE - Una vigorosa tirata d'orecchie alla stampa nazionale di alcuni Paesi, che distorce la realtà «da anni» usando lo scarso accesso dei lettori alla lingua inglese per sottrarsi allo «scrutinio internazionale» e per tenerli all'oscuro di letture diverse della realtà europea.
A dare la strigliata è il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi, in risposta a una domanda su come l'istituto gestisca le critiche della stampa tedesca sulla politica monetaria e della stampa italiana sulla regolamentazione delle banche.
«Non darei troppa importanza a queste critiche che riceviamo», che appartengono a «una minoranza», ha premesso Draghi parlando a una conferenza sulla comunicazione delle banche centrali a Francoforte.
«In vari paesi, alcuni in particolare, certi giornali sono protetti dallo scrutinio internazionale perché usano la lingua nazionale e mandano costantemente da anni, anni e anni lo stesso messaggio a prescindere dalla realtà». «I loro lettori, non avendo altre fonti di informazione, pensano che la realtà sia di un colore mentre è di un altro colore».