Le FFS dovranno garantire fino al 2020 il servizio, secondo quanto deciso dal Consiglio federale
BERNA - Durante la sessione autunnale il Parlamento ha approvato la mozione «Moratoria alla chiusura dei punti vendita di biglietti FFS gestiti da terzi». Il Consiglio federale è così incaricato di obbligare le FFS a garantire fino al 2020 la vendita di biglietti nei punti vendita FFS gestiti da terzi. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha impartito istruzioni per l’attuazione della mozione. Alberto Bottini, responsabile Distribuzione e servizi, spiega le direttive ricevute e i prossimi passi.
Signor Bottini, quali sono le istruzioni di attuazione ricevute dal DATEC?
Il DATEC chiede che per la fase transitoria le FFS stipulino nuovi contratti con i 50 punti vendita gestiti da terzi contemplati dalla moratoria. Dovrà essere disciplinata l’ulteriore collaborazione con i partner contrattuali la Posta, Migrolino, Valora e i gerenti privati delle stazioni da gennaio 2018 a fine 2020.
Come intendono le FFS mettere in atto queste disposizioni?
Sulla base delle direttive del DATEC sottoponiamo ai nostri partner dei punti vendita gestiti da terzi – ovvero la Posta, Migrolino, Valora e i gerenti privati delle stazioni – i nuovi contratti di collaborazione, incl. la vendita di biglietti, con scadenza a fine 2020. Nei prossimi giorni avvieremo con questi partner colloqui individuali.
E dopo la moratoria?
Abbiamo ricevuto l’incarico di garantire la vendita di biglietti durante la fase transitoria della moratoria e lo faremo. Come già avviene, continueremo a sostenere possibili soluzioni già durante la moratoria, che si protrarranno anche al di là di questo periodo.