Cerca e trova immobili

BERNAMister prezzi: il calo dell'IVA deve andare ai consumatori

29.10.17 - 15:39
La proposta del Sorvegliante dei prezzi non piace alle FFS
keystone
Mister prezzi: il calo dell'IVA deve andare ai consumatori
La proposta del Sorvegliante dei prezzi non piace alle FFS

BERNA - Dopo il "no" alla riforma della Previdenza vecchiaia, l'imposta sul valore aggiunto (IVA) diminuirà l'anno prossimo di 0,3 punti percentuali. Il Sorvegliante dei prezzi esige adesso che le ex regie federali facciano beneficiare del calo i clienti. Le FFS non ci sentono da questo orecchio.

A partire dal primo gennaio 2018, il tasso ordinario dell'IVA passerà dall'8% al 7,7%. Questo perché il finanziamento addizionale dell'assicurazione invalidità (AI) non sarà trasferito all'AVS, come prevedeva la riformare Previdenza vecchiaia 2020, bocciata in votazione il 24 settembre scorso.

Le imprese pubbliche o quelle vicine all'ente pubblico dovrebbero concedere questa riduzione ai loro clienti, ha affermato oggi all'ats Mister prezzi Stefan Meierhans, confermando quanto riportato dalla NZZ am Sonntag. In generale questa responsabilità riguarda tutte le imprese soggette all'IVA, ha aggiunto.

In genere si tratta di piccoli importi. Tuttavia, in un anno la somma non è indifferente. Si stima che la diminuzione dell'IVA permetterebbe ai servizi di trasporto pubblico di risparmiare in un anno 20 milioni di franchi e la fetta maggiore andrebbe alle FFS.

Dopo il calo dell'IVA, i prezzi dovrebbero "restare costanti", ha precisato all'ats l'ex regia federale. Il calo dell'IVA compenserà infatti il rincaro 2017, che è dello 0,5%, rilevano le FFS. La stessa posizione è sostenuta anche dall'associazione dei trasporti pubblici CH-direct.

Secondo Mister prezzi per un abbonamento generale ferroviario di seconda classe (3860 franchi), un viaggiatore potrebbe risparmiare oltre 10 franchi.

Per La Posta, non vale la pena di fare questo adattamento per i prodotti con IVA inclusa. Per un pacchetto sino a due chili, il risparmio sarebbe inferiore a due centesimi. La portavoce Jacqueline Bülhmann rileva che le spese medie di un'economia domestica per servizi postali ammontano a 20 franchi all'anno. La Poste dovrebbe quindi riversare sei centesimi ai suoi clienti.

Il gigante giallo ricorda che nel 2011, quando l'IVA era stata aumentata a titolo temporaneo, i clienti non ne avevano risentito. Inoltre, La Posta paga l'IVA sulle lettere inferiori ai 50 grammi, anche se non è tenuta a farlo. Meierhans è in parte soddisfatto di questa strategia, ma ricorda che gli importi in gioco "non sono insignificanti".

Alla fine di settembre, Migros e Coop avevano annunciato che l'abbassamento del tasso IVA andrà a beneficio dei consumatori. Le aziende dovranno comunque anche fare i conti con gli oneri per operare i nuovi calcoli.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE