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SVIZZERAFinma blocca una criptovaluta e i suoi tre offerenti

19.09.17 - 11:06
L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ha decretato lo scioglimento di un'associazione e di due società che hanno messo in circolazione i cosiddetti "E-Coins"
Keystone
Finma blocca una criptovaluta e i suoi tre offerenti
L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ha decretato lo scioglimento di un'associazione e di due società che hanno messo in circolazione i cosiddetti "E-Coins"

BERNA - L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) ha decretato lo scioglimento di un'associazione e di due società che hanno messo in circolazione una criptovaluta e che avevano accettato depositi di denaro senza disporre della necessaria autorizzazione bancaria.

A partire dal 2016 l'associazione Quid Pro Quo Association, con sede a Zurigo, ha emesso per oltre un anno dei cosiddetti "E-Coins", una pseudo-criptovaluta sviluppata autonomamente dall'offerente, riferisce la Finma in un un comunicato odierno. Di concerto con le società Digital Trading e Marcelco Group, entrambe di Allschwil (BL), metteva a disposizione delle persone interessate una piattaforma web per la negoziazione e il trasferimento della moneta virtuale.

Attraverso questo canale le tre entità giuridiche hanno raccolto denaro da alcune centinaia di utenti per un importo di almeno 4 milioni di franchi, gestendo poi tali cifre su conti virtuali espressi sia in moneta a corso legale, sia in "E-Coins". Una siffatta attività è equiparabile alle operazioni passive di una banca e, in mancanza di un'apposita autorizzazione, risulta illegale, afferma la Finma.

Intervenendo a tutela dei creditori l'autorità ha ordinato la liquidazione dei tre attori, conformemente alla consueta prassi adottata in presenza di gravi casi di attività non autorizzate. Inoltre, poiché le tre entità risultano sovraindebitate, la Finma ne ha disposto anche il fallimento. Nell'ambito del procedimento sono stati messi al sicuro valori patrimoniali per un importo di circa 2 milioni di franchi. Il ricavato definitivo della liquidazione potrà tuttavia essere determinato soltanto al termine della procedura e dopo aver preso conoscenza della totalità dei crediti insinuati.

A differenza delle vere criptovalute, salvate in modo decentralizzato e basate sulla tecnologia blockchain, gli "E-Coins" erano controllati esclusivamente dall'offerente e salvati sui suoi server locali, spiega la Finma. Contrariamente a quanto annunciato, gli offerenti non coprivano la moneta virtuale con valori materiali all’80% come suggerito, bensì in misura nettamente inferiore. Inoltre, gli "E-Coins"sono stati emessi in volumi considerevoli senza sufficiente controvalore, il che ha comportato un costante indebolimento del sistema a detrimento degli investitori.

La Finma - prosegue la nota - accoglie con favore l'innovazione tecnologica, «tuttavia interviene con coerenza laddove modelli operativi innovativi vengano imitati al fine di perpetrare attività non autorizzate». I funzionari federali dispongono di indizi secondo cui sarebbero in atto tentativi di indurre gli ex utenti di "E-Coins" alla sottoscrizione di due nuove presunte pseudo-criptovalute. Sulla base di concreti elementi di sospetto, la Finma ha inserito nella propria lista di allerta le società Suisse Finance GmbH, Euro Solution GmbH e Animax United LP.

Agli investitori la Finma consiglia di valutare attentamente i rischi correlati alle criptovalute. Sul sito internet dell'autorità sono pubblicate indicazioni specifiche sulle misure che i partecipanti al mercato possono adottare per tutelarsi.

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