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Nella capitale argentina la borsa perde il 3% poco prima della chiusura
BUENOS AIRES - La crisi politica brasiliana di queste ore si è fatta sentire anche a Buenos Aires, dove poco prima della chiusura la borsa perdeva il 3%.
Nel mercato dei cambi, il dollaro si è d'altro lato rafforzato di circa 40 centesimi ed è salito a 16,26 pesos.
Lo scandalo nel quale è rimasto coinvolto il presidente Michel Temer rappresenta una pessima notizia per l'economia di molti paesi latinoamericani, in particolare per l'Argentina, il cui primo partner commerciale è il Brasile.
Negli ambienti vicini alla Casa Rosada la crisi brasiliana viene seguita con attenzione, così come sta facendo il presidente Mauricio Macri, che si trova in visita in Giappone.
Proprio qualche giorno fa dati ufficiali di Brasilia hanno confermato che il paese è tornato a crescere dopo due anni di recessione. Il Pil di quello che è il colosso dell'America Latina ha registrato nel primo trimestre dell'anno un'espansione dell'1,1% rispetto al trimestre precedente.
L'economia ha perso il 3,8% nel 2015 e il 3,5% nel 2016. Nonostante la ripresa complessiva nel primo trimestre, il dato di marzo (rispetto a febbraio) è stato negativo (-0,44%).
